rassegna stampa roma

E adesso il rinnovo si complica

(Il Romanista – E.Masetti) Ha incontrato l’avvocato Conte e l’avvocato Baldissoni comprensibilmente sconvolto. Non riusciva a spiegarsi come fosse stato possibile essere tirato in ballo in una storia del genere.

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(Il Romanista - E.Masetti) Ha incontrato l’avvocato Conte e l’avvocato Baldissoni comprensibilmente sconvolto. Non riusciva a spiegarsi come fosse stato possibile essere tirato in ballo in una storia del genere.

Aveva voglia di urlare tutta la sua rabbia per una storia assurda, che potrebbe addirittura allontanarlo non solo dalla Roma ma dall’Italia intera. Perché è stufo, Daniele De Rossi. Stufo di tutto quello che da mesi, o anni, si dice sul suo conto. Ieri la punta dell’iceberg. Per questo, quando in mattinata si è incontrato con i due legali per studiare una strategia difensiva (come se poi si dovesse difendere da qualcosa di diverso dalla calunnia...) ha manifestato tutto il suo malessere. Difficilmente se ne andrà. Difficilmente si toglierà la maglia giallorossa, una seconda pelle. E stavolta non è retorica. E’ un figlio di Roma e della Roma che, come la più premurosa delle mamme, gli si è stretta attorno in una giornata difficilissima. Più del dopo Italia-Stati Uniti al Mondiale, più del dopo Donetsk o Bari.

Il calcio italiano, tutto il sistema che gli gravita intorno, non gli piace più. Per questo quella che fino a ieri sembrava una formalità adesso non lo è più. Il rinnovo del contratto, che al 90% ci sarà, non è più così scontato. Daniele vuole calmarsi, riflettere, pensare, decidere. Non è qualcosa che riguarda solo la Roma, è molto di più. Sabatini, quando ci parlerà (forse oggi, più probabile all’inizio della prossima settimana, visto che, dopo i fatti di ieri, l’incontro è slittato), cercherà di capire proprio questo.

Che la Roma voglia puntare su di lui è evidente, è stato DiBenedetto in persona a dire che De Rossi è - con Totti - uno dei punti cardine della squadra del futuro. Ma il ds vorrà capire quali e quante motivazioni avrà De Rossi a restare alla Roma e in un calcio che troppe volte lo ha accusato, e insultato, ingiustamente. L’investimento che la società si appresta a fare è rilevante: quattro anni di contratto a quattro milioni, più premi, a stagione. Giusti, per un giocatore del suo valore, ma comunque tanto. Ecco perché, insieme, De Rossi e la Roma dovranno entrambi essere convintissimi di quanto faranno.

Altrimenti si faranno altre valutazioni, con il Real di Mourinho alla finestra, pronto ad approfittare di qualsiasi spiragli dovesse aprirsi nella trattativa, così come il Manchester United di sr Alex Ferguson, pronti a staccare assegni milionari.

DiBenedetto, ieri, è stato informato di quanto stava avvenendo in Italia. Quando si è svegliato, tramite Internet, ha letto i siti dei principali quotidiani italiani e ha chiesto subito informazioni ai suoi collaboratori. Gli è stata spiegata la situazione, ha compreso l’atto di sciacallaggio fatto nei confronti di De Rossi e si è anche chiesto se un simile attacco mediatico non avesse a che fare con il suo arrivo. Quando arriverà in Italia, farà in modo che la Roma sia molto più tutelata anche sotto questo punto di vista. Quello che è accaduto non dovrà ripetersi mai più.