rassegna stampa roma

E a Wembley sfida in famiglia tra Tancredi e Stek

(Il Romanista-D. Giannini) Un romanista a Wembley, anzi due, anzi tre. E’ l’amichevole più interessante della settimana, una delle classiche del calcio europeo, ma questa volta i tifosi giallorossi hanno un motivo in più per dare una...

Redazione

(Il Romanista-D. Giannini) Un romanista a Wembley, anzi due, anzi tre. E’ l’amichevole più interessante della settimana, una delle classiche del calcio europeo, ma questa volta i tifosi giallorossi hanno un motivo in più per dare una sbirciatina alla sfida di mercoledì sera tra Inghilterra e Olanda.

Perché sarà la prima occasione per vedere all’opera Maarten Stekelenburg da quando è ufficialmente un giocatore della Roma. Il portierone degli Orange, dopo una sola giornata di allenamento a Trigoria, è dovuto ripartire per rispondere alla convocazione del ct Bert van Marwijk che lo ha chiamato insieme ad altri due "italiani",vale a dire Sneijder e van Bommel. Wembley, una bella vetrina per "Stek", che non dovrà certo dimostrare in questa occasione il suo valore. Ma che, dopo lo svarione di Neuer all’esordio in campionato con il Bayern, ha l’occasione per far vedere al mondo che lui è uno dei tre portieri più forti del mondo(lasciando per il momento il gradino più alto del podio a Casillas, non fosse altro per il Mondiale vinto un anno fa in finale proprio contro l’Olanda). Stekelenburg sarà dunque l’osservato speciale della partita. Dall’esterno,ovvero attraverso la tv, ma anche dall’interno,da Wembley. A tenere d’occhio la sua prestazione, le sue movenze ci saranno Franco Baldini, l’uomo che l’ha voluto fortemente alla Roma, e un altro Franco,Tancredi.Che prima della formalizzazione dell’ingaggio aveva già tratteggiato un identikit del suo portiere ideale, che era praticamente fatto a immagine e somiglianza di Stekelenburg.Era il 17 luglio e dal ritiro di Riscone, il numero uno del secondo scudetto giallorosso aveva detto così: «Io ero basso e preferisco avere i portieri alti. Quelli alti li puoi far diventare veloci, quelli bassi non puoi farli diventare alti». Era il primo indizio, perché Stek con i suoi196 centimetri sarà il portiere più alto della serie A. Manon solo. Quelli erano i giorni in cui Kameni sembrava essere sulla strada per Roma, e lui a proposito del camerunense spiegò: «Lo conosco, sono stato un anno al Real Madrid, aveva quattro anni di meno e l’ho seguito, ha giocato bene. Quello che farà la società e l’allenatore celo teniamo per noi, quando avverranno certe situazioni ve lo diremo».Le situazioni sono avvenute e ora Tancredi si ritrova ad allenare Stekelenburg alla Roma. Anzi, lo farà a partire da giovedì, quando torneranno entrambi a Trigoria. Perché per qualche giorno saranno ancora avversarie magari Tancredi racconterà a Rooney e compagni quali sono i punti deboli di Stek. Quelli su cui comincerà presto a lavorare per farlo passare da "uno dei" a "il"più forte portiere al mondo.