(Il Messaggero - A.Angeloni) - E qualche giorno dopo, Vincenzo Montella si arrabbiò. Pubblicamente. Vigilia di Roma-Milan, argomento Daniele De Rossi, squalificato tre giornate dal giudice sportivo per la gomitata a Simone Bentivoglio durante la sfida del Primo maggio a Bari.
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Dura censura a De Rossi «A Bari ingiustificabile»
(Il Messaggero – A.Angeloni) – E qualche giorno dopo, Vincenzo Montella si arrabbiò. Pubblicamente. Vigilia di Roma-Milan, argomento Daniele De Rossi, squalificato tre giornate dal giudice sportivo per la gomitata a Simone Bentivoglio...
Domanda: Montella, ha parlato con Daniele dopo l’espulsione e ritiene giusta la squalifica? Risposta: «Sì, ci ho parlato subito dopo la partita con il Bari e mi ha detto alcune cose, visto che non le avevo riviste le immagini prima della conferenza post-partita. De Rossi mi aveva detto che voleva difendersi ed era anche sincero nel dirlo, poi a rivedere le immagini francamente si vedono tutt’altre... O meglio ho avuto altre sensazioni». Quasi come a dire: sono stato preso in giro. Poi, ancora. «Quindi è stato un fallo ingiustificabile, poi non sta a me sindacare sulle giornate. So solo che ha sbagliato. Da allenatore non può essere accettata una situazione del genere perché rischi in quel momento della partita di compromettere un campionato. Sappiamo il valore di Daniele, dispiace ma so anche che probabilmente in quella situazione non si è reso conto perché non credo lo abbia fatto a posta. Quindi da un lato lo capisco; dall’altro, da allenatore, non lo capisco e non lo posso accettare». Meno rigido nei confronti di Simone Perrotta (Montella perde i due squalificati, ma ritrova dopo un mese Julio Sergio, febbricitante e convocato), anche lui con tre giornate di squalifica sul groppone, però per una manata sulla schiena di Andrea Masiello, poi rantolato a terra come se colpito da una cannonata. «Simone non ha fatto niente se non gesto d’ingenuità, che magari un giocatore della sua esperienza non deve commettere». Montella ha deciso di prendere posizione pubblicamente, per dare una scossa a De Rossi, suo giocatore ed ex compagno di squadra. Vincenzo è aggrappato alla panchina della Roma con le unghie e con tutti i sentimenti, non vuole sbagliare niente e non vuole compromettere la possibilità di restare ancora il tecnico giallorosso per le alzate di testa di qualcuno. La Roma in dieci uomini a Bari ha rischiato di perdere la partita e quindi di dire addio alla Champions. De Rossi sta vivendo questa fase con molta tensione. Prima ha perso la Nazionale e ha incassato le bacchettate di Prandelli, ora quelle di Montella. Recentemente aveva evidenziato come «qualcosa nell’ambiente» stesse cambiando nei suoi confronti. Come a sottolineare che prima i tifosi lo coccolavano, ora il vento è nettamente cambiato. Una serie di situazioni che hanno messo in discussione il suo futuro nella Roma. La realtà è che tutto va deciso: Daniele, se qui magari qualcuno comincia a stuzzicarlo, altrove continua ad avere estimatori. E più ne ha e ne avrà e più sarà complicato convincerlo a restare a Roma. Ovvio, il suo rinnovo non sarà una pura questione di soldi, ma anche di rapporti. Che al momento andrebbero un po’ ricuciti. Per fargli evitare la fuga.
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