rassegna stampa roma

Domenica Luis Enrique con il suo Barcellona B si può prendere la storia a Madrid

(Il Romanista – C.Zucchelli) Vuole entrare ancora di più nella storia del Barcellona. E vuole chiudere la sua esperienza al Barça B con qualche piccolo grande record che possa lasciare a tutti un grande ricordo.

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(Il Romanista - C.Zucchelli) Vuole entrare ancora di più nella storia del Barcellona. E vuole chiudere la sua esperienza al Barça B con qualche piccolo grande record che possa lasciare a tutti un grande ricordo.

Luis Enrique prepara la sfida col Rayo Vallecano, in programma domenica a Madrid, come se fosse una finale e non, invece, una sorta di amichevole di fine stagione, tra due squadre che poco o nulla hanno da chiedere a questo torneo. La sua formazione, al momento terza in Segunda Division, punta a mantenere la posizione, considerando che, a 68 punti, ne ha uno di vantaggio sul Granada, che farà visita al Recre, e due sull’Elche, che invece riceverà in casa lo Xerex.

Un ottimo piazzamento, considerando che nella sua storia la seconda squadra della Cantera ha superato la sesta piazza in campionato per sole due volte. Non solo punti però, ma anche gol: la formazione di Luis Enrique, che neanche a dirlo gioca col 4-3-3 di marca catalana, ha realizzato fin qui 82 reti, a una sola lunghezza dal record della seconda divisione messo a segno dal Betis di Pepe Mel, che ne ha fatti 83. Per questo domenica contro il Rayo l’allenatore vuole che ne vengano fatti almeno 2, per far sì che i suoi ragazzi, che per regolamento non possono fare i play off (ogni club può avere solo una squadra nella massima serie e in Coppa del Re), abbiano almeno un altro tipo di soddisfazione. Chi ce l’avrà sicuramente è il capocannoniere Jonathan Soriano, la punta di diamante di un collettivo a cui quest’anno è andato tutto bene. In campionato ha segnato 31 reti e con la tripletta di domenica è diventato il miglior realizzatore delle ultime 23 stagioni. Da quando la seconda divisione è a girone unico (1968-1969, il Barça B venne fondato un anno dopo) soltanto due giocatori hanno fatto meglio di lui: il brasiliano Baltazar, che ne fece 34 nell’87, giocava nel Celta, e il bomber Quino, del Betis, che arrivò a 33 nel ’69. Adesso, con 90 minuti ancora a disposizione, Soriano punta quantomeno a raggiungerli, prima di lasciare, come il suo allenatore, il Barça B, che l’ha rilanciato nel calcio spagnolo dopo alcune stagioni piuttosto buie.

E’ questo quello che gli ha chiesto Luis Enrique che, dopo aver portato la squadra dalla terza divisione alla B, vuole battere tutti i record possibili per lasciare la Cantera col sorriso sulle labbra.