(Il Romanista - D.Galli) Ha vinto la Roma, ha vinto Montali, hanno vinto i tifosi della Roma, ha vinto MyRoma, ma ha vinto anche il nostro giornale, che assieme all’azionariato popolaregiallorosso ha guidato una protesta civile. L’11 maggio,tutti i romanisti potranno andare a San Siro per il ritorno della semifinale di Coppa Italia con l’Inter.
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Divieto per Milano, sì alla revoca
(Il Romanista – D.Galli) Ha vinto la Roma, ha vinto Montali, hanno vinto i tifosi della Roma, ha vinto MyRoma, ma ha vinto anche il nostro giornale, che assieme all’azionariato popolaregiallorosso ha guidato una protesta civile. L’11...
Tutti. Anche coloro che quel giorno non avranno la tessera del tifoso.La decisione sarà ratificata oggi dall’Osservatorio sulle manifestazioni sportive. Alias, il Viminale. Stavolta, la Roma ha giocato all’attacco. Nonostante fosse tornato alle 3 da Bari, il direttore operativo GianPaolo Montali si è presentato in tarda mattinata al Ministero dell’Interno. La posta in palio era troppo alta, andava ridiscusso il divieto di vendita dei biglietti ai residenti nel Lazio. Un divieto con un’unica eccezione: i titolari dell’As Roma Club Privilege. Per loro, settore ospiti free. Libero.
Montali è stato accolto con un pizzico di diffidenza. Comprensibile. Non è che il direttore fosse stato tanto tenero con il Viminale. Subito dopo la pubblicazione del divieto, aveva parlato di «decisione discriminatoria». Il direttore si era però fatto messaggero della rabbia di una curva. Di chi non avrebbe mai accettato di tesserarsi e a malincuore avrebbe lasciato sola la Roma a Milano. E invece Montali è riuscito a dribblare le perplessità dei vertici dell’Osservatorio. Li ha convinti. Ci ha saputo fare. Al Viminale gli sono stati mostrati i dati, negativi, relativi alle trasferte stagionali dei tifosi della Roma. Montali ha chiesto una seconda opportunità ai dirigenti del Ministero. Gli è stata concessa. Anzi, ci è stata concessa. «È stato un incontro proficuo - spiegherà più tardi il direttore sul sito della Roma - e soprattutto svolto all’insegna della fattiva collaborazione. Ci siamo attivati tempestivamente per i nostri tifosi, che sono il nostro motore, e siamo sicuri che daranno prova di maturità e civiltà sportiva. Ringrazio gli organi coinvolti che hanno accolto le valutazioni portate a supporto. Sono sicuro che i nostri tifosi sapranno apprezzare l’esito favorevole e si comporteranno di conseguenza, dando l’esempio anche per le gare future». Concetti, questi, che il dirigente aveva espresso anche uscendo dal Viminale, intervistato dalla trasmissione di Centro Suono Sport “Te la do Tokyo”: «Ci è stato fatto vedere un curriculum dei nostri tifosi relativo a quest’anno. Ma la disponibilità del Casms è totale anche perché ci sono state occasioni in cui i nostri tifosi sono stati impeccabili. Quanto sarebbe importante avere a fianco i tifosi a Milano? Moltissimo. Innanzitutto, perché ci siamo battuti per farli venire e abbiamo fiducia. Diamo una chance ai nostri tifosi di dimostrare di cosa sono capaci».
Oggi, l’Osservatorio metterà nero su bianco un provvedimento, di fatto, già preso ieri. Funzionerà così. La Roma invierà una decina di steward. Il settore ospiti di San Siro, 4300 anime, sarà spacchettato. Si dice così in gergo tecnico. In sostanza, sarà diviso. La parte sopra sarà riservata ai titolari dell’As Roma Club Privilege, che compreranno un biglietto (di terzo anello)10 euro. Sotto andranno invece i non tesserati, che pagheranno un po’ di più. C’è un solo problema. È l’Inter. I suoi tifosi sono sparsi a macchia di leopardo a San Siro. Andranno raggruppati e sistemati altrove. Nonostante all’andata la Roma abbia spostato i propri tifosi di Curva Nord per evitare il contatto con gli interisti non tesserati, pare che a via Durini abbiano digerito malvolentieri il contrordine del Viminale. Pazienza, ce ne faremo una ragione.
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