(La Repubblica-F.Ferrazza) «I tifosi mi chiedono di farli correre, io gli rispondo che devono anche giocare bene». Luis Enrique ha un chiodo fisso, il bel gioco offensivo è una sua ossessione e cerca una perfezione che è ancora lontana dall’essere raggiunta.
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Dieci reti in amichevole. Apre Totti, tris di Borriello
(La Repubblica-F.Ferrazza) «I tifosi mi chiedono di farli correre, io gli rispondo che devono anche giocare bene». Luis Enrique ha un chiodo fisso, il bel gioco offensivo è una sua ossessione e cerca una perfezione che è ancora lontana...
«Il cammino è appena cominciato, siamo un bambino che prende ancora il biberon… noi vogliamo che la gente sia orgogliosa di noi, perché se ci riusciremo vorrà dire che stiamo facendo un buon lavoro e siamo sulla buona strada». Dieci gol nella prima amichevole di ieri pomeriggio contro una rappresentativa di Brunico. Ma il risultato non riesce a nascondere meccanismi ancora arrugginiti. E, come nelle ultime due estati tra le Dolomiti, è Totti ad aprire le marcature. Da segnalare poi una tripletta di Borriello, schierato sulla sinistra, con il primavera Caprari a destra (un gol per lui). «Magari ne segni sempre così tanti — sorride Luis — è un grande attaccante, può giocare ovunque, con lui nessun esperimento, è una garanzia». Si parte subito con il 4-3-3, scarseggiano i difensori se si pensa che Antei e Cassetti fanno i centrali, con Cicinho e Taddei esterni. Vucinic e Menez vengono lasciati tra le riserve e nella ripresa sbagliano molto, sembrando piuttosto imbronciati. A centrocampo De Rossi davanti alla difesa, giocatore dal quale Luis è rimasto conquistato. “Me incanta” sintetizza il tecnico, “Ho anche scoperto che è una grande persona perché ha sempre voglia di vincere, umiltà e voglia di ascoltare”. Intermedi Pizarro e Perrotta. «Ma non parlo dei singoli e neanche di mercato. Le indicazioni sono davvero poche, sono solamente 5 i giorni di lavoro che abbiamo sulle gambe». In mattinata Luis aveva presentato alla stampa il suo nutrito staff, ma si è fermato a parlare solamente Tancredi, di nuovo preparatore dei portieri dopo 7 anni dal polemico addio. «Torno a casa e lo devo a Capello e Baldini. Ho sbagliato a non salutare e a non spiegare il mio disagio, ma spero di essere giudicato solamente per il mio lavoro ». Mercato: si allontana Silvestre, a meno che il Catania non abbassi la richiesta (10milioni), mentre è chiuso l’accordo con Heinze, difensore svincolato dal Marsiglia.
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