(Corriere dello Sport - R. Maida) - Thomas DiBenedetto rompe gli indugi: vola a Roma. E’ atteso a Fiumicino stamattina. Dovrebbe arrivare prima di Stekelenburg, visto che il volo da Boston
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DiBenedetto torna a Roma
(Corriere dello Sport – R. Maida) – Thomas DiBenedetto rompe gli indugi: vola a Roma. E’ atteso a Fiumicino stamattina. Dovrebbe arrivare prima di Stekelenburg, visto che il volo da Boston
(AZ615DL8124) è annunciato alle ore 7.45. Ma questo non significa che le firme per il passaggio di proprietà della Roma siano imminenti. Anzi. C’è ancora qualcosa da discutere, sistemare, nella snervante trattativa societaria. DiBenedetto avrebbe deciso di viaggiare subito per seguire la questione in prima persona, e non attraverso le avveniristiche conference calls. Approfitterà della visita per osservare suo figlio che giocherà domani contro l’Urbe Roma con la sua squadra di baseball di Reggio Emilia. Viaggio d’affari, quindi, ma anche di piacere. CLOSING TIME -Che succede? Non è ancora tempo di chiusure, questo è logico. Fino a mercoledì sera, il presidente provvisorio Roberto Cappelli invitava il popolo ad avere fiducia:«La data fissata per il closing è sempre quella del 29 luglio(cioè oggi, ndr).Ma se anche dovesse slittare, i tifosi potrebbero stare assolutamente tranquilli ». La serenità ostentata degli esponenti di Unicredit (Fiorentino in testa) non è però corrisposta dal gruppo statunitense, rappresentato in questi giorni dai manager Sean Barrow e Mark Pannes. C’è un po’ di tensione. Gli americani hanno verificato che per la continuità aziendale è necessaria una nuova ricapitalizzazione, da quasi 100 milioni, invece che 35. Colpa delrossodi bilancio spuntato all’improvviso nella stanza dei bottoni. A questo aumento di capitaledovranno provvedere, in percentuale, la cordata Usa e Unicredit, in doppia veste di azionista e di fornitore di prestiti. L’accordo di principio c’è ma è ben diverso, essendo più caro l’investimento, da quello scritto il 15 aprile. Ci si deve venire incontro sulle cifre, con l’approvazione di tutti i soci. Perciò ci vorranno altri giorni di lunghe riunioni per chiudere l’affare. La speranza (di tutti) è di brindare a champagne entro la fine della prossima settimana. Possibilmente prima del 3, giorno dell’amichevole Vasas-Roma e soprattutto del consiglio di amministrazione della società, che 48 ore dopo l’assemblea degli azionisti potrebbe nominare Thomas DiBenedetto presidente. A OLTRANZA -Si sta trattando senza limiti di orario, anche a causa del fuso orario differente rispetto agli Stati Uniti. Mercoledì le parti si sono salutate alle 3 di notte (le 21 a Boston) e anche ieri sono andate avanti fino a tardi. In precedenza, i signori Barrow e Pannes avevano utilizzato la giornata per incontrare i rappresentanti di Wind, sponsor principale della Roma. Come già illustrato alla Kappa nell’incontro avvenuto mercoledì a Torino, l’intenzione è di rivedere i contratti in essere, trasformandoli in intese annuali. Perché gli americani sono convinti che il marchio Roma, con il loro contributo di esperienza nel settore marketing, si apprezzerà stagione dopo stagione. Sempre ieri, è stato invece siglato il contratto per le divise “da passeggio” che saranno sponsorizzate dalla David Mayer Naman, un’azienda romana. Ovviamente, l’accordo vale un anno.
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