rassegna stampa roma

DiBenedetto studia gli emiri

(Il Messaggero – S.Carina) Il soggiorno romano, tra incontri istituzionali, visite a Trigoria, presenze allo stadio e ricerca di una abitazione, è stato a dir poco faticoso.

Redazione

(Il Messaggero - S.Carina) Il soggiorno romano, tra incontri istituzionali, visite a Trigoria, presenze allo stadio e ricerca di una abitazione, è stato a dir poco faticoso.

E nemmeno nel blitz a Londra, dove ha partecipato al meeting annuale organizzato nella sede del Chelsea sul fair play finanziario, DiBenedetto è riuscito a rifiatare.

Tornato ieri a Boston, il presidente della Roma - atteso nuovamente nella capitale la prossima settimana – ha però tracciato le priorità del club. Tra queste, spicca certamente la costruzione dello stadio di proprietà che come ha ricordato già giovedì «non verrà effettuato prima di 3-5 anni».

Quale sarà però il modello da seguire? Nella due giorni londinese, DiBenedetto - accompagnato dai manager Pannes e Barror - ha osservato da vicino sia lo Stamford Bridge del Chelsea che l’Emirates Stadium dell’Arsenal. In particolare, a far visitare la casa dei Gunners, sono stati Christopher Lee e Dan Meis, appartenenti allo studio internazionale Populous. «Loro giocano a scacchi, altri a dama» è stato il commento di Pannes per far capire il livello d’eccellenza e professionalità degli architetti che lavorano per una società che tra i propri progetti annovera circuiti di F1, stadi di calcio (Wembley, Emirates, City of Manchester), rugby (Millennium di Cardiff), football, baseball e basket.

Lo studio Populous, però, non è l’unico ad interessare DiBenedetto. Un possibile concorrente potrebbe infatti essere l’AFL Architects che ha tra i clienti squadre come Manchester United (centro sportivo di Carrington), Liverpool (Anfield) e Barcellona (ristrutturazione del Camp Nou).

Nell’attesa di novità e con il derby ancora lontano, tiene banco il caso di Nicolas Lopez. Il calciatore - bloccato da tempo dal ds Sabatini - «probabilmente firmerà con il Penarol». Questo, almeno, è quello che ha affermato ieri il suo agente Betancour ai microfoni di Rete Sport. Il ragazzo – divenuto maggiorenne soltanto qualche giorno fa – si era trasferito ad agosto, ancora diciassettenne, in Italia con la famiglia e il procuratore, abbandonando in pieno campionato il Nacional Montevideo.

Alla lettera inviata dal club che chiedeva il suo ritorno in patria, Betancour ha replicato con una missiva nella quale ha svincolato unilateralmente il suo assistito. Pronta la replica del Nacional che si è rivolto alla Fifa e ha mosso una causa civile contro la Vansomatic, società che fa capo all’agente, chiedendo danni per 6 milioni di dollari. La prima udienza in tribunale è fissata il 28 ottobre.

Dodici giorni prima, ci sarà Lazio-Roma. Se Juan (che ha ricevuto una mega offerta dal Brasile e piace anche alla Juventus) si attende di essere convocato, Totti spera nel recupero che appare a dir poco difficile anche se la moglie Ilary si mostra fiduciosa: «Quando Francesco si fa male, gli scatta una grande grinta». Basterà per esserci?