(La Stampa) Cara Rosella ti scrivo. Non sarà propriamente questo l'incipit della comunicazione messa a punto da DiBenedetto, ma sulle scrivanie della Sensi, da venerdì, c'è una lettera che testimonia il cortocircuito tra la vecchia e la nuova Roma.
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DiBenedetto si ribella: “Roma, scelte sbagliate”
(La Stampa) Cara Rosella ti scrivo. Non sarà propriamente questo l’incipit della comunicazione messa a punto da DiBenedetto, ma sulle scrivanie della Sensi, da venerdì, c’è una lettera che testimonia il cortocircuito tra la vecchia...
Le scelte della proprietà uscente sul tema dei diritti televisivi e il rinnovo di contratto con il Coni per l'utilizzo dello Stadio Olimpico, sono l'oggetto dello scritto partito da Boston. Si sono chiesti, DiBenedetto e soci, se per la società giallorossa sia stato poi così utile schierarsi con le big: viceversa il club avrebbe rinunciato a un paio di milioni di euro, con la prospettiva di vedere le altre grandi penalizzate in misura maggiore. Questione di gap ridotto, in sostanza. Quanto allo stadio, le condizioni pattuite non entusiasmano affatto: sin dalla prima visita all'Olimpico - Roma-Inter del 25 settembre scorso - DiBenedetto aveva storto il naso per la gestione dei biglietti riservati agli ospiti di Gianni Petrucci.
Il 27 aprile la Roma, con il bene placido di Unicredit, aveva rinnovato il contratto per lo stadio, saldando il debito di 800 mila euro accumulato. Eppure gli accordi stipulati a Boston appena dieci giorni prima imponevano di informare la nuova proprietà su problematiche del genere. Una strana partita è in atto a Trigoria tra il vecchio e il nuovo. E nel frattempo va avanti quella personalissima della Sensi per la poltrona della Lega di serie A: la Dottoressa ha chiesto che nel prossimo consiglio venga discussa l'elezione del nuovo presidente. Nell'epistola di DiBenedetto non c'è riferimento al fatto. Ma al Tycoon anche questo non è sfuggito.
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