(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) Una giornata intensa, portata avanti a ritmi frenetici. Perché quando DiBenedetto è a Roma l’agenda è sempre fittissima.
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DiBenedetto: “Vinciamo!”
(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) Una giornata intensa, portata avanti a ritmi frenetici. Perché quando DiBenedetto è a Roma l’agenda è sempre fittissima.
La sensazione è che il presidente giallorosso, d’accordo con il suo staff, non voglia perdere neanche un minuto in ottica di sviluppo del piano aziendale. Thomas DiBenedetto lavora così, da uomo d’affari internazionale, non si ferma, le soste non sono previste. Il suo sabato romano, il primo freddo di novembre, è iniziato prestissimo. Il giro di incontri istituzionali prevedeva l’appuntamento a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, con il presidente Nicola Zingaretti. Alle nove e mezza, un’ora prima dell’inizio della 13ª cerimonia di nomina dei Cavalieri della Roma, la macchina con il numero uno giallorosso a bordo è arrivata.
PROVINCIA - Poco dopo, la visita alle Domus Romane, tesoro nascosto sotto lo storico palazzo: un passaggio tra saloni, scale, terme, dipinti e mosaici in cui DiBenedetto, che ha apprezzato molto, era accompagnato dall’avvocato Roberto Cappelli, vicepresidente della Roma e consigliere d’amministrazione in quota Unicredit. Alle dieci e un quarto, il gruppo si è trasferito nella Chiesa Santissimo Nome di Maria, appena prima dei Fori Imperiali. DiBenedetto è entrato per una visita e qualche momento di raccoglimento. Qui c’è stato l’incontro con Maria Sensi, moglie di Franco e madre di Rosella, gli ultimi presidenti prima dell’inizio dell’era americana: tra i due una stretta di mano. Poi via, di nuovo a Palazzo Valentini. In programma la presentazione, i saluti e lo scambio di omaggi con Zingaretti. Il presidente della Provincia ha ricevuto la maglia numero 10 della Roma con il suo nome sulle spalle. Affrontato anche il tema dello stadio? Probabilmente sì, ma velocemente, visto che il colloquio è durato soltanto pochi minuti. «E’ stato un momento importante - ha detto poi Zingaretti - abbiamo fatto una bella chiacchierata su tutto, sul futuro, su Roma e sulla Roma» .
CAVALIERI - Subito dopo, nella cerimonia allestita nella sala Di Liegro, il tycoon statunitense, proprio perché a capo della società giallorossa, è stato nominato presidente onorario dell’associazione Cavalieri della Roma. Dieci nuovi Cavalieri nominati in ricordo, e l’applauso che si è levato a questo punto è stato forte e sentito, di Lino Cascioli, giornalista e uomo di cultura scomparso tre settimane fa. «Abbiamo voluto dedicare questa giornata - ha detto il direttore generale della Provincia, Antonio Calicchia - a Lino Cascioli. E d’ora in avanti la nomina annuale dei Cavalieri della Roma sarà intitolata a lui. Scrittore e tifoso, ha sempre amato Roma e la Roma» .
POLEMICA - Poi, la polemica. Maria Sensi si sfoga. «Non mi riconosco più nel premio - ha detto ai microfoni di “Centro Suono Sport” - era una cosa nata tra Cascioli e Franco, due tifosi. Visto che ho sempre pensato che i Cavalieri della Roma devono avere un curriculum da romani e romanisti non mi ci riconosco più» .
MOSTRA - Alla fine della cerimonia DiBenedetto si è spostato a Via Baccina, nel quartiere Monti, dove si inauguravano le nuove sezioni de “La storia della Roma in mostra”, percorso giallorosso tra foto, cimeli, articoli di giornale e libri curato dall’Utr (Unione Tifosi Romanisti) e dal suo presidente, l’avvocato Fabrizio Grassetti. E qui DiBenedetto, tra una sosta davanti alla foto di un Totti più giovane e un’altra davanti alle immagini della festa scudetto del Circo Massimo nel 2001, ha avuto modo di manifestare la sua soddisfazione: «Sono molto contento di essere qui. L’entusiasmo dei tifosi giallorossi è come sempre coinvolgente. Per me essere il presidente della Roma è una grande responsabilità proprio nei confronti del nostro pubblico, ne sono onorato. Ogni sforzo che facciamo, sia in campo che fuori, lo facciamo per i tifosi. Loro sono la nostra forza» . E un occhio del presidente della Roma era già puntato alla sfida di stasera con il Lecce: «Cosa mi aspetto? Quello che mi aspetto sempre, la vittoria» .
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