rassegna stampa roma

DiBenedetto: “La Roma sosterrà la sicurezza”

(Corriere dello Sport- F.M.Splendore) E’ la prima di Tom DiBe­nedetto ufficialmente presidente della Roma, è la prima vittoria del­la squadra giallorossa di Luis Enri­que all’Olimpico.

Redazione

(Corriere dello Sport- F.M.Splendore) E’ la prima di Tom DiBe­nedetto ufficialmente presidente della Roma, è la prima vittoria del­la squadra giallorossa di Luis Enri­que all’Olimpico.

E c’è una “ pri­ma” anche per la sicurezza in que­sto sabato tutto di festa gialloros­sa: il numero uno della società gial­lorossa sale nella Sala Gos, il cuore del­l’ordine pub­blico allo sta­dio, per incon­trare quella che il questore Tagliente ama definire« un’altra squadra » , “ in campo” ogni volta per garantire la sicurez­za dell’evento sportivo. Sono le 17.35 quando Thomas DiBenedetto lascia la tribuna d’onore per salire le scale che portano fino alla cima della Monte Mario Centrale: attor­no una schiera di amici e fedelissi­mi (Joe Tacopina in testa), il que­store Tagliente è in cima alle scale e lo accoglie con un sorriso. «Grazie di essere qui » . « Grazie a te » , risponde il presidente della Roma con grande cordialità.

Si apre la porta del Gos, il Gruppo operativo sicurezza: all’interno una ventina di persone al lavoro, quin­dici monitor che sezionano l’im­pianto dall’interno a tutta l’area circostante (ci sono una decina di immagini per video). DiBenedetto guarda molto incuriosito, ascolta interessato quello che il questore dice e che la biondis­sima interprete della Questura Patrizia Pa­dovani traduce fedel­mente per spiegare l’attività che si svolge nella sala operativa. IL SALUTO -DiBenedet­to non aspetta l’invito del Questore e comincia di suo il giro delle mani:«Nice to meet you, nice to meet you...». Uno ad uno gli operatori della sicurezza sfilano. Poi il presidente della Roma segue il Questore nell’ultima rampa di scale che, usciti a sinistra, porta nella saletta dove il numero uno della sicurezza cittadina e i suoi più stretti collaboratori seguono la partita e decidono il da farsi. C’è un momento di confronto.« Presi­dente, noi siamo una squadra, qui c’è pari dignità ed ogni decisione è condivisa ». DiBenedetto si espri­me in italiano, quando può:«Avete molta energia per fare tutto que­sto ». E Tagliente va avanti:« Noi lavoriamo consapevoli che il tifoso sia una risorsa, ma con l’obiettivo primario di garantire sicurezza». Il presidente della Roma sorride: «Oggi non è successo nulla...».«No, no: e per noi non deve succedere mai ». Così è stato dall’inizio del campionato per Roma e Lazio. GRATITUDINE -Il senso di squadra di cui parla il Questore si respira an­che nelle reciproche parole di sti­ma che gli uomini Roma, Cenci e Feliziani, rivolgono a Tagliente, ri­cambiati in tutto.« Il mio grazie­riprende il Questore salutando Di-Benedetto -è al presidente della squadra romana che oggi gioca al­l’Olimpico, per l’attenzione e per­ché anche la sicurezza si alimenta con la motivazione che trae forza dalla gratitudine che lei ci esterna venendo qui».« E’ un lavoro diffici­le quello che fate », dice Di­ Benedetto, che saluta e va a godersi la Ro­ma. «Il segreto del nostro la­voro è nella si­nergia di tutti gli enti prepo­sti alla sicurezza- dirà a margine il colonnello La Gala, comandante del Gruppo Carabinieri di Roma -questo consente agli sportivi di go­dersi lo spettacolo con la massima tranquillità » .Tagliente accompa­gna DiBenenedetto al suo posto, scendendo sono mani che si incro­ciano, con il presidente ma anche con il Questore.« Io ti darò il mio sostegno », Tom si congeda così: una mano sulla spalla, un sorriso.