(Corriere dello Sport – P.Torri) Un mese. E’ il tempo che ancora serve perché Tom DiBenedetto diventi ufficialmente il nuovo presidente della Roma.
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DiBenedetto presidente a fine mese
(Corriere dello Sport – P.Torri) Un mese. E’ il tempo che ancora serve perché Tom DiBenedetto diventi ufficialmente il nuovo presidente della Roma.
Un mese in cui probabilmente verranno fuori altre amenità, tipo quella circolata ieri nella capitale, a proposito di un possibile disimpegno degli americani in caso di mancata partecipazione alla prossima Champions League. Del resto c’è poco da sorprendersi ed è meglio fermarci qui. BUROCRAZIA - Dunque, un mese ancora. Quattro settimane in cui dovranno essere completate alcune inevitabili pendenze burocratiche. A partire dalla risposta dell’Antitrust. Tutta la documentazione è stata presentata lunedì scorso, 9 maggio, c’è un margine di quindici giorni lavorativi prima che arrivi la risposta che tutti sono convinti che sarà positiva (a meno che non ci sia una richiesta di un supplemento di documenti, ma anche questa ipotesi viene considerata molto improbabile). Quindici giorni lavorativi vogliono dire tre settimane, si arriva cioè verso fine mese. Non è da escludere, peraltro, che la risposta arrivi anche con qualche giorno d’anticipo come è trapelato dall’interno dell’Antitrust. Una volta esaurita questa fase, torneranno al lavoro gli uffici legali per quello che è definito il closing, cioè la stesura degli ultimi contratti che poi dovranno essere firmati da tutte le parti in causa. E’ una cosa che si dovrebbe concludere entro un massimo di dieci giorni, probabilmente sarà sufficiente anche una sola settimana. A quel punto sarà concluso il definitivo passaggio di consegne. DIBENEDETTO - Per il closing si ripresenterà a Roma anche Tom DiBenedetto. Il suo arrivo nella capitale è tuttora posizionato nell’ultima settimana di questo mese, la conferma in questo senso arriva dalla società di security che ha accompagnato il futuro presidente giallorosso nella sua prima settimana romana e che ancora non ha ricevuto cambi di date rispetto a quelli che erano stati previsti, cioè fine mese. Dopo le firme, DiBenedetto farà una conferenza stampa, probabilmente a Trigoria, in cui annuncerà, a grandi linee, anche il nuovo organigramma della dirigenza romanista. Non è detto che potrà annunciare anche Franco Baldini, ma non è neppure da escludere al cento per cento. Nei giorni successivi sarà convocata l’assemblea degli azionisti giallorossi a cui parteciperà anche il presidente di Roma 2000, il professor Zimatore che si presenterà con le lettere (firmate) di dimissioni dei membri del Consiglio d’amministrazione. Sempre in quella sede, oltre a ufficializzare DiBenedetto presidente, saranno eletti i nuovi membri del Cda (dovrebbero essere 13, 8 in rappresentanza degli americani, 5 di Unicredit). L’ultimo passaggio sarà quello del lancio dell’Opa che probabilmente ci sarà nel mese di settembre. Un’Opa che molti addetti ai lavori garantiscono andrà deserta o quasi, nel senso che saranno pochissimi quelli che venderanno le loro azioni a un prezzo inferiore ai settanta centesimi. Cosa che alla nuova proprietà non andrebbe di traverso, anzi, perché i soldi risparmiati sarebbero subito investiti nella Roma.
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