(Corriere della Sera - G.Piacentini) - Lo stadio di proprietà, il progetto di rilanciare il nome della Roma in giro per il mondo, la scelta di investire in un Paese sull'orlo del fallimento e le difficoltà della trattativa per l'acquisizione della società dalla famiglia Sensi.
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DiBenedetto: «Roma centro dell'universo. Ora bisogna vincere»
(Corriere della Sera – G.Piacentini) – Lo stadio di proprietà, il progetto di rilanciare il nome della Roma in giro per il mondo, la scelta di investire in un Paese sull’orlo del fallimento e le difficoltà della trattativa per...
Un'eredità che Thomas DiBenedetto - nell'intervista rilasciata al settimanale «L'Espresso» in edicola oggi - ha definito «dolorosa», probabilmente a causa dei conti in rosso nel bilancio approvato tre giorni fa. Il nuovo presidente sceglie un profilo basso nei confronti della vecchia gestione. «Non abbiamo niente da guadagnare – le parole dell'imprenditore americano - a parlare male di Rosella Sensi, e qualunque cosa io possa dire suonerebbe negativa verso di lei». Meglio lasciarsi il passato alle spalle e concentrarsi sul futuro.
«Di sicuro bisogna cominciare a vincere e il nostro staff, con Luis Enrique, Franco Baldini e Walter Sabatini, è in grado di farlo». Un processo di crescita che passa inevitabilmente dal campo, ma non solo. «È fondamentale sviluppare il marchio attraverso il web. Dagli Stati Uniti abbiamo portato gente con profonde radici italiane per investire sui social media e nel marketing di internet». La scelta di puntare sulla società giallorossa non è stata fatta a caso. «Roma è in una posizione unica. La Chiesa cattolica è stata costruita qui e questo è il centro dell'universo per due miliardi di persone che considerano un obbligo visitare la Città eterna prima o poi. La mia sfida imprenditoriale è trasformare i clienti affascinati dalla città in tifosi di calcio ma per arrivare a questo dobbiamo concentrarci sul marchio e svilupparlo, naturalmente a partire dalle vittorie in campo. Per ogni club ci può essere un modello di business. Una cosa è avere un'idea, e io ne ho molte. Un'altra cosa è avere le persone per metterla in pratica».
Una delle idee da mettere in pratica prima possibile è quella dello stadio di proprietà per aumentare i ricavi delle società, ancora troppo dipendenti dai diritti televisivi. «Il sindaco Alemanno è totalmente al nostro fianco e adesso stiamo valutando le opzioni sulle diverse aree. Ci sono vari imprenditori locali che hanno espresso interesse nell'operazione, speriamo di cominciare presto, magari già nel 2012 ma bisognerà che ci sia la collaborazione di tutte le forze politiche».
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