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DiBenedetto «Il futuro della Roma? Luminoso e i tifosi saranno orgogliosi»

(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese) Lo stadio, i giovani, la romanità. E l’entusiasmo e l’emozione di sentirsi davvero per la prima volta il presidente della Roma (anche se per ora ne è ancora a tutti gli effetti solo il proprietario).

Redazione

(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese) Lo stadio, i giovani, la romanità. E l'entusiasmo e l'emozione di sentirsi davvero per la prima volta il presidente della Roma (anche se per ora ne è ancora a tutti gli effetti solo il proprietario).

Thomas Di Benedetto ieri si è confessato a Sky Sport, una chiacchierata di oltre 20 minuti. E dopo le frasi sul duello Luis Enrique-Totti («Io sto al 100% con il tecnico») e sul rinnovo di De Rossi («Lo vogliamo qui per sempre, ma dipende da lui»), ecco il resto del DiBenedetto-pensiero.

Business Che gli americani siano arrivati a Roma per guadagnare, lo si legge tra le parole del tycoon Usa. «La Roma è una Media Company. Oggi lo sport ha un ruolo predominante nei media. E con l'avvento dei nuovi media e dell'era digitale, è fondamentale la gestione dei contenuti. Vogliamo raggiungere i nostri fans in giro per il mondo, trasmettendo loro calcio, tradizione e cultura della squadra». Per riuscirci, il pensiero vola subito allo stadio, fonte di profitti e volano per le operazioni di marketing. «Crediamo sia possibile costruirne uno tutto nostro, solo per il calcio. Siamo in contatto con le autorità competenti e il Coni, stiamo analizzando dove e come costruirlo». Poi, l'ammissione. «Mio padre è nato in Italia, ho sempre desiderato fare affari in Italia. La Roma è un marchio globale, appetibile per sponsor ed investitori di tutto il mondo»

Passione Business a parte, DiBenedetto si lascia prendere anche dalle emozioni. «Sedere sulla sedia che fu di Sensi è un onore, per i nostri tifosi questa è come un trono.La loro passione? L'ho apprezzata da presidente, lavoreremo duro per dargli una squadra di cui essere orgogliosi. Sono venuto per far crescere il calcio a Roma: è tutto nuovo, squadra, allenatore, schema di gioco, ma sono sicuro che la Roma avrà un futuro luminoso. E con i talenti locali, che devono sceglierci per crescere». Per adesso, allora, vanno bene anche Bojan e Lamela. «Hanno capacità tecniche che pochi possiedono. Saranno fondamentali per i nostri successi».

Obiettivi Ed allora via, verso il futuro. Che vuol dire, sempre parlando di affari, provare a tornare a calcare i palcoscenici della Champions. «Sono ottimista, la squadra farà dei progressi e diventerà competitiva. Vedremo, ma prevedo davvero un ottimo futuro per questa Roma». Che aspetta con ansia l'arrivo di Franco Baldini, previsto ad ottobre. «È un uomo di valore, profondo e con una grande visione delle potenzialità del club. Ho un enorme rispetto per lui». Ora, però, DiBenedetto deve guadagnarsi il rispetto dei tifosi. A lui la possibilità di vincere la prossima sfida.