(Il Romanista-L.Pelosi) Una cosa è certa: nella Roma non si commetteranno gli errori del passato, quando le cose andavano male. Quando cioè gli allenatori venivano lasciati da soli e gli altri, giocatori e dirigenti che fossero, andavano ognuno per conto proprio.
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DiBenedetto: Ho visto progressi
(Il Romanista-L.Pelosi) Una cosa è certa: nella Roma non si commetteranno gli errori del passato, quando le cose andavano male. Quando cioè gli allenatori venivano lasciati da soli e gli altri, giocatori e dirigenti che fossero, andavano ognuno...
Qui bisogna andare tutti insieme, perché si vince e si perde tutti insieme. E’ un concetto banale da dire, ma niente affatto banale da mettere in pratica. E’ il messaggio che ha fatto arrivare il futuro presidente Thomas DiBenedetto direttamente da Boston, dove ha seguito l’esordio in campionato della sua Roma: «Ho visto e apprezzato i progressi fatti dalla squadra e spero che il lavoro che tutti stanno facendo, giocatori, allenatore e società, presto dia i suoi frutti anche in termini di risultati». Se una società è seria e se un progetto è serio, non ci si ferma di fronte a una sconfitta. Dentro Trigoria ci sono una società e un progetto serio. Fuori, spazio ai processi, ma attenzione: potrebbero raccontare qualcosa di diverso dalla realtà. Non perché non siano stati commessi errori, altrimenti non si perde con il Cagliari, ma perché la realtà è che si continua ad andare avanti in un unica direzione. La realtà è quella che si percepisce con un minimo sforzo, magari dopo aver sbattuto la testa al muro per la sconfitta di ieri: è l’abbraccio della squadra con l’allenatore prima dell’inizio della partita, la convinzione che si poteva leggere negli occhi dei giocatori intervistati dopo la fine della partita, l’equilibrio nelle dichiarazioni. Nessuno si è attaccato all’arbitro o al caldo. Giusto per ricordare che Franco Baldini a Repubblica non aveva parlato solo di Totti, ma aveva detto molto altro. «Fare come se gli arbitri non ci fossero, non nominarli mai. Basta cercare scuse. Non dare sempre la colpa agli altri, non cercare giustificazioni, non crearsi alibi».
La Roma non ha cercato scuse, ha cercato prima di vincere e poi di pareggiare e non c’è riuscita. Ancora Franco Baldini: «Non c’è nulla di non dignitoso nella sconfitta, ma c’è nel non accettarla». Per fortuna che ci sono i tifosi della Roma, che non perdono mai e che percepiscono la realtà romanista sempre prima e meglio. Se là da dove veniva un “andate a lavorare” stavolta è partito un applauso, è perché il popolo ha già capito. Il popolo è sovrano e se tra gli alibi spesso in passato è stata nominata la famigerata “piazza difficile”, stavolta non c’è neanche quello. Domani si ricomincia a lavorare normalmente, come accade nelle società forti. Nessuno, anche fuori dal campo, cercherà alibi. Tutti sulla stessa barca, anche se non siamo il Barça. Siamo la Roma, che, come già disse Di- Benedetto, «non è stata costruita in un giorno». «Non sarà tutto facile, né tutto presto», aveva detto Franco Baldini qualche riga dopo l’infelice uscita su Totti. Dice: sì, ma perché non c’è? Arriva a ottobre e questo lo sappiamo da aprile. Niente alibi, quindi. Per questo la Roma è già forte fuori dal campo e per questo lo diventerà anche in campo. Per questo arrivano gli applausi.
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