(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) Il Grande Equivoco adesso è dissipato. Il quesito era chiaro e (per la tifoseria) doloroso: Totti deve essere al centro del progetto (copyright Sabatini) con relativo trattamento oppure è uno come tutti (copyright Luis Enrique)?
rassegna stampa roma
DiBenedetto gela Totti: «Decide Luis»
(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) Il Grande Equivoco adesso è dissipato. Il quesito era chiaro e (per la tifoseria) doloroso: Totti deve essere al centro del progetto (copyright Sabatini) con relativo trattamento oppure è uno come tutti...
A rispondere è Thomas DiBenedetto, nuovo proprietario della Roma, e dubbi non ce ne sono più: il futuro presidente della Roma sta con l'allenatore. Non solo. Al di là delle belle parole di rito, anche il messaggio per De Rossi è deciso: noi vogliamo tenerlo, ma deve decidere lui se restare.
PASSO INDIETRO Insomma bufera, anche se il mercato — incentrato tutto sulle piste Palacio, Pjanic, Diarra, Guarin e sul caso Kjaer (tornato in Germania) — sembra essere in ebollizione. Ma cominciamo da Totti. «Ammiro molto Francesco — dice DiBenedetto a Sky, in una intervista che andrà in onda oggi alle 16.15 — è uno dei più grandi giocatori degli ultimi 50 anni. È sicuramente importante per la nostra squadra, per il nostro progetto e anche per il tecnico. Ma è l'allenatore che decide chi e quando gioca. E io lo appoggio al 100%». Insomma, segnalato come Totti sia passato da essere il centro del progetto a farne solo parte, DiBenedetto magnifica Luis Enrique. «L'ho scelto per la sua filosofia di gioco, simile a quella del Barcellona. Non solo per lo stile di gioco ma anche per l'atteggiamento dentro e fuori dal campo. È la squadra che vince, non il singolo». Che dite, a Totti saranno fischiate le orecchie? Di sicuro, comunque, TDB non ha gradito le contestazioni al tecnico dopo la sostituzione del capitano. «È fondamentale che i giocatori ricevano energia da una tifoseria calorosa. Un atteggiamento negativo può fare molto male».
ULTIMATUM Anche su De Rossi è chiaro. «È un grande, un valore aggiunto. Noi speriamo che possa giocare tutta la sua carriera a Roma. Speriamo che voglia farlo, ma la decisione spetta solo a lui». Come dire, l'offerta gli è stata fatta (circa 5,5 milioni con i premi), adesso scelga».
L'obiettivo di TDB, in fondo, più che altro è creare nuovi Totti e De Rossi. «Penso che sia fondamentale cercare di far crescere il maggior numero possibile di talenti locali e renderci attraenti agli occhi dei giovani e dei genitori che devono voler venire a giocare nella Roma»
ANSIA MERCATO Obiettivo nobile, ma di prospettiva. Il presente parla di mercato, per tutti i reparti. Difesa: Kjaer — fatte le visite e aver parlato già da romanista — torna al Wolfsburg. La spiegazione ufficiale è che nel contratto i tedeschi prevedevano dopo il prestito per 2 milioni, il riscatto per 7 obbligatorio, mentre la Roma voleva una clausola facoltativa. Impressioni? Nessun dramma, anzi, visto che l'uscita dalla Europa League rende la rosa fin troppo vasta.
Per la mediana Gago perde quota, mentre salgono Diarra (che si allontana dal Tottenham e si vorrebbe in prestito dal Real Madrid), Pjanic (il Lione vuole 10 milioni) e Guarin (il Porto sta scendendo dalla sua prima richiesta di 20 milioni). L'attenzione alle spese, comunque, è grande, anche perché — se Borriello partisse — occorrerebbe anche un attaccante. Su questo fronte resta Palacio in prima fila, nonostante la corte dell'Inter. «La Roma lo vuole — ha confermato Preziosi — ma non vogliamo cederlo in prestito». I contatti tra i d.s. Sabatini e Capozucca non sono mancati, ma occorre spendere almeno 7 milioni. E allora? Molto ruota intorno a Borriello. Il Genoa lo vorrebbe in prestito («gli parlerò, è fortissimo», dice Preziosi), i giallorossi potrebbero essere d'accordo, l'attaccante non è convinto, anche perché piace al PSG. Risultato? Per attendere la soluzione del domino aspettare ancora.
© RIPRODUZIONE RISERVATA