rassegna stampa roma

DiBenedetto, è l' ora delle risposte

(Corriere della Sera – L. Valdiserri) – Come diceva Nanni Moretti in Palombella Rossa «le parole sono importanti». E lo sono ancora di più per la Roma del nuovo corso americano visto che è passato ormai tantissimo tempo (era metà...

Redazione

(Corriere della Sera - L. Valdiserri) - Come diceva Nanni Moretti in Palombella Rossa «le parole sono importanti». E lo sono ancora di più per la Roma del nuovo corso americano visto che è passato ormai tantissimo tempo (era metà aprile) dall’ultima volta che Thomas R. DiBenedetto e James Pallotta ci hanno «messo la faccia».

Ma ora c’è l’ufficialità: DiBenedetto terrà una conferenza stampa giovedì prossimo, a Trigoria, e il giorno dopo sarà presentato Luis Enrique. Meglio così, perché tra i tifosi si era fatto largo un partito degli scettici, che si è unito in stretta alleanza con quello degli orfani della famiglia Sensi. Non è un caso che ieri, ampiamente fuori tempo massimo, sia intervenuto Naguib Sawiris, l’imprenditore egiziano tra i maggiori azionisti di Vimpelcom, la società russa con cui è stata completata la fusione con Wind: «Sono un tifoso della Roma e non cambio: resteremo come sponsor anche se ci sarà un cambio della proprietà. Anche mio figlio è un grande tifoso e siamo orgogliosi di essere sponsor. Avevamo avviato una trattativa con la banca (Unicredit, ndr) e siamo stati molto vicini ad una conclusione. Poi la banca ha deciso di coinvolgere altri soggetti in un momento in cui avevamo presentato già un’offerta. Secondo noi non c’è stato un buon approccio. Oggi c’è un nuovo compratore e noi pensiamo di restare per il momento solo come sponsor».

Sarà interessante sentire anche la «campana» di DiBenedetto. L’eredità lasciata dalla famiglia Sensi agli americani è pesante, ma finora sono stati tanti i sussurri e pochissime le grida. Vedremo se, a domanda diretta, DiBenedetto vorrà chiarire cosa pensa la cordata bostoniana di tanti temi: dai bilanci ai contratti prolungati, dalla perdita di Méxes a zero euro al rendering dello stadio, dalla politica sui diritti tv al budget a disposizione per il mercato. Altrettanto interessante sarà conoscere idee e programmi di Luis Enrique. Il ritiro precampionato è alle porte e la Roma è da completare, a partire dal portiere. I giocatori sotto contratto 41 e prima della partenza per Riscone bisognerà «tagliare» e scegliere: c’è chi resterà anche fuori dal ritiro, ad esempio Okaka, ma potrebbero esserci sorprese anche più clamorose. A Riscone saranno invece portati alcuni giovani della Primavera: Antei, Viviani, Caprari, Verre. Dai gioielli di Alberto De Rossi allo stallo sul rinnovo contrattuale del figlio, Daniele. Il Manchester City è pronto a lanciare l’assalto, il Chelsea (che ha perso Essien per sei mesi) potrebbe rilanciare con 30 milioni di euro per il centrocampista, che ha contratto in scadenza giugno 2012. È una situazione da gestire bene, che può essere facilmente strumentalizzata.

Come sta avvenendo con le voci su un Francesco Totti in fibrillazione, perché sarebbe stato messo in discussione il suo staff. Verità? Esagerazione? Bufale? Ecco perché è importante che la Roma incominci a parlare. E proprio la comunicazione, che nel progetto americano ha una grandissima importanza, è un esempio di «rosa allargata». Renato Vichi, responsabile del settore comunicazione di Unicredit, ieri ha negato di essere l’uomo che la Banca vuole inserire nel settore: «Sono il responsabile media relations Italy di UniCredit e in questo ruolo seguo anche la comunicazione relativa alle vicende societarie della As Roma, ma solo nella misura in cui UniCredit ha un ruolo in queste vicende».