(Il Messaggero/Dimito)Fiorentino da giorni gli ha detto che lunedì, anche in serata, deve riunirsi il cda di Roma 2000 e dare il via libera all’operazione con la firma, in modo da avere a disposizione anche martedì per intervenire alle manifestazioni che col suo arrivo a Roma potranno essere organizzate.
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Di Benedetto a Roma
(Il Messaggero/Dimito) Fiorentino da giorni gli ha detto che lunedì, anche in serata, deve riunirsi il cda di Roma 2000 e dare il via libera all’operazione con la firma, in modo da avere a disposizione anche martedì per intervenire alle...
Mercoledì 30 - giorno in cui scade l’esclusiva concessa da Roma 2000 agli americani - il vicedirettore generale operativo di piazza Cordusio, che ha il mandato del cda per firmare, deve essere a Torino per la due giorni del ”Gmt” (Group management team), il summit periodico nel quale il ceo della banca Federico Ghizzoni riunisce i 400 top manager del gruppo coi quali si confronta sulle problematiche riguardanti l’attività corrente: la convention prevede sessioni di gruppi di lavoro per approfondire questioni specifiche e rappresenta l’occasione per uno scambio di idee fra dirigenti impegnati sui vari mercati. E’ un appuntamento scadenzato da tempo al quale nessun dirigente può sottrarsi, tanto meno Fiorentino per il ruolo di primo piano che riveste all’interno di Unicredit. Per questo lunedì si deve mettere nero su bianco il passaggio del 67% del club alla DiBenedetto As Roma llc che rileverà il 60% della quota e a Unicredit acquirente del 40%.
L’arrivo anticipato di DiBenedetto fa sì che durante il week end si possa realmente giungere alla stretta definitiva appianando tutti gli aspetti dei due contratti. La presenza dei diretti protagonisti alleggerisce di molto la responsabilità che finora ha pesato sugli avvocati: oltre a Baldissoni dello studio Tonucci per gli americani, piazza Cordusio è assistita da Roberto Cappelli (studio Grimaldi e associati), Francesco Carbonetti e Massimo Tesei (studio Carbonetti), mentre per la famiglia Sensi agisce il legale di fiducia Gianunberto de Giovanni (studio Lovells). In queste transazioni i contratti sono lunghi centinaia e centinaia di pagine oltre agli allegati. Ci sarebbero aperti ancora alcuni nodi riguardanti le modalità di accordo fra i partner che per un massimo di cinque anni dovranno gestire la squadra di calcio. E soprattutto, come in ogni compravendita, DiBenedetto cercherà di tirare fino all’ultimo sul prezzo, mentre Fiorentino terrà duro. In base agli accordi di esclusiva, il prezzo è fissato: 77 milioni per il 67% del club, il marchio e Trigoria. Poi c’è l’opa e le due ricapitalizzazioni. In totale 190 milioni da suddividersi in base alle quote. Ma tirare sul prezzo può significare anche spuntare altre forme di agevolazione confidando sul fatto che dall’altra parte c’è una banca. Qualche avvisaglia sarebbe stata colta nei colloqui fra i legali delle parti ormai immersi in una full immersion.
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