rassegna stampa roma

Deluso, infuriato ma il Capitano non si arrende

(Corriere dello Sport – P.Torri) – Se qualcuno può pensare che Totti stia pensando di estraniarsi dalla lotta, è total­mente fuori strada. Il capitano giallorosso non ha nessuna intenzione di molla­re, né oggi, né domani.

Redazione

(Corriere dello Sport - P.Torri) - Se qualcuno può pensare che Totti stia pensando di estraniarsi dalla lotta, è total­mente fuori strada. Il capitano giallorosso non ha nessuna intenzione di molla­re, né oggi, né domani.

Con Luis Enrique il confronto l’ha avuto dopo la gara d’andata contro lo Slovan Bratislava, non ci sarà un bis, non lo ha chiesto ieri, non lo chiederà in futuro. La situazio­ne, ormai, ce l’ha piuttosto chia­ra, è convinto che il tempo, co­me sempre gli darà ragione. Certo è che è dai tempi di Carlos Bianchi che il capitano non attraversava un momento così delicato all’interno della sua Roma. Al­l’epoca, per una volta nella sua carriera, pen­sò pure di lasciare la Roma, questa volta no. Semmai se ne riparlerà a fine stagione. L’umore non può che essere dei peggiori e il suo prolungato e confermato silenzio, ne è la dimostrazione lampante. Gli avevano detto che sarebbe stato al centro del progetto, finora ha preso atto di esserne fuori, oggi e ancora di più domani. Del resto il pri­mo segnale che qualcosa stava cambiando, lo aveva avuto in occasione della megariunione allo studio Tonucci quando a Vito Scala fu det­to che «non vogliamo più che Francesco si in­teressi di mercato e di altre situazioni estra­nee al campo di calcio, noi vogliamo che Tot­ti faccia il calciatore e basta» .

 

NEGLI SPOGLIATOI - Sta di fatto, peraltro, che og­gi come oggi, sembra essere messo in dubbio pure il ruolo di calciatore. Le prime due partite ufficiali della stagione, lo hanno detto in maniera incontroverti­bile. Totti, ovviamente, non ha certo preso bene la sostituzione. Ma pur andando dritto negli spogliatoi, dopo aver salutato Okaka che stava entrando al suo posto, peraltro neppure uno sguardo con Luis Enrique, giusto una pacca sul sedere da parte di uno dei collaboratori di Lucho, è rimasto ne­gli spogliatoi, ha atteso il rientro dei compagni, ha condiviso l’amarezza di tutti, poi ha saluta­to. E la cosa, cioè che sia rimasto negli spoglia­toi, è stata apprezzata soprattutto dai dirigen­ti. Quante volte, del resto, in passato, abbiamo visto giocato­ri sostituiti mandare a quel pae­se tutto il mondo? Comunque, ribadiamo: oggi come oggi Tot­ti non ha nessuna intenzione di andare via dalla Roma e il di­scorso vale anche pensando al mercato del prossimo gennaio. Il capitano è abituato a pren­dersi le rivincite in campo. E, come sempre, vuole farlo con la maglia giallorossa.