rassegna stampa roma

De Rossi-Thiago Motta, come nasce uno scambio big. E c'è il jolly

(FcInternews.it – F.Costantino) In questo periodo si parla tanto di mercato in entrata per quanto riguarda l’Inter, il che alimenta i sogni dei tifosi com’è giusto che sia. Ma anche il mercato in uscita va preso in seria considerazione,...

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(FcInternews.it - F.Costantino) In questo periodo si parla tanto di mercato in entrata per quanto riguarda l’Inter, il che alimenta i sogni dei tifosi com’è giusto che sia. Ma anche il mercato in uscita va preso in seria considerazione, perché finanzierebbe un eventuale grande colpo nerazzurro.

In tal senso, i nomi che si fanno sono sempre gli stessi: Maicon, Julio Cesar e Sneijder, che però Moratti, dopo la vittoria della Tim Cup, ha virtualmente confermato (salvo mega offerte, aggiungiamo noi). I tre calciatori sopracitati però non sono gli unici con un asterisco alla voce ‘confermato’. Nelle ultime ore, infatti, tra i papabili di addio figura anche il nome di Thiago Motta, il cui contratto scadrà nel giugno 2013. A far suonare il campanello d’allarme è stato il suo rappresentante, Dario Canovi, che in una recente intervista rilasciata a FcInterNews.it aveva detto che il giocatore sarebbe rimasto nerazzurro anche in scadenza, pur sapendo che difficilmente il club lo avrebbe tenuto in rosa senza rinnovo rischiando di perderlo a parametro zero dopo un anno. Il rinnovo, però, non è ancora arrivato e tutto lascia presupporre che in Corso Vittorio Emanuele non ci sia poi tanta fretta da questo punto di vista, anzi.

 

MOTTA, STAGIONE POCO GLORIOSA - Sembra davvero che l’Inter stia prendendo in seria considerazione l’idea di cedere l’italo-brasiliano, acquistato nell’estate 2009 dal Genoa assieme a Diego Milito e tra i protagonisti, anche se non proprio in prima linea, della Triplettanerazzurra. Nell’ultima stagione però le cose non sono andate come ci si sarebbe aspettato: Thiago Motta ha confermato, se ce ne fosse stato bisogno, di avere un grande talento ma di essere anche troppo fragile fisicamente. Troppi gli infortuni, soprattutto muscolari, che lo hanno messo ai box quando più serviva la sua presenza (ironia della sorte, anche oggi soffre un problemino, a stagione conclusa). Inoltre, va aggiunto che, pur essendo tecnicamente un campione, fatica a reggere i ritmi alti del calcio moderno. Ad acuire i suoi limiti alla voce dinamismo, anche la scelta di Leonardo che, una volta riavuto a disposizione, lo ha piazzato davanti alla difesa con la speranza di sfruttarne la fisicità e la visione di gioco non comune. Esperimento, tirando le somme, fallito amaramente, che ha spintonato Motta al centro delle polemiche quale uno dei principali colpevoli delle batoste nel derby e contro lo Schalke 04.

DECISIONE SOFFERTA MA UTILE - Stagione tribolata, dunque, per il nazionale azzurro, il cui valore però resta indiscutibile. Non a caso, l’interesse nei suoi confronti da parte di altri club è vivo, basti pensare allo Zenit Sanpietroburgo di Spalletti, pronto a offrire una quindicina di milioni per averlo in rosa. Ma la sirena russa non è abbastanza attraente, come Canovi ha fatto intendere. Lo è decisamente di più quella della Roma, che pensa al giocatore per la sua fase di ricostruzione ‘americana’. Il gradimento per la soluzione da parte del centrocampista c’è, così come l’amara consapevolezza che l’esperienza all’Inter, dopo appena due stagioni, sembra volgere al termine per ‘incompatibilità’ tecnico-tattica e per esigenze di fair play finanziario societarie. Pur avendo ancora 28 anni, Thiago Motta è stato infatti individuato come uno dei possibili ‘agnelli sacrificali’ per far cassa e finanziare la ricostruzione del centrocampo, il reparto che ha più bisogno di un restyling. Scelta dolorosa ma forse inevitabile: pur essendo molto amato dai compagni, il giocatore è uno di quelli con maggiore appeal sul mercato e nel gioco di Leonardo fatica a essere inquadrato senza incappare in brutte figure provocate da un posizionamento tattico che non gli si addice.

SANGUE BLAUGRANA - La Roma come alternativa validissima, dunque. Giocare con Totti, per Motta, sarebbe un piacere e se davvero Luis Enrique diventasse l’allenatore giallorosso non farebbe certo muro di fronte all’ipotesi di avere il mancino ex Genoa, con trascorsi sfortunati a Barcellona quando era giovanissimo. Il blaugrana infatti scorre nelle sue vene calcistiche e se il nuovo tecnico ha intenzione di portare nella Capitale la filosofia catalana questo acquisto sarebbe ben gradito perché porterebbe nell’ambiente un altro mattone di tale idea di calcio. Ma quanto costa, oggi, Thiago Motta? La valutazione che ne viene data a Milano è di circa 18 milioni di euro, trattabili ovviamente. Cifra alta che la nuova cordata di DiBenedetto non faticherebbe a mettere insieme. Ma in questa operazione di mercato potrebbe rientrare un altro campione che stravolgerebbe gli equilibri a Roma, sponda giallorossa s’intende.

LE AMBIZIONI DI DE ROSSI - Già, perché se Thiago Motta non ha vissuto una stagione entusiasmante anche dal punto di vista personale a Milano, lo stesso si può dire di Daniele De Rossi, Capitan Futuro, che tra prestazioni di basso profilo e qualche gomito troppo alto (in senso reale) è stato uno dei protagonisti della stagione negativa della Roma, arrivata solo in Europa League come sesta in classifica. A 27 anni il centrocampista romano, uno dei simboli della squadra, sembra intenzionato a provare una nuova esperienza che possa garantirgli la possibilità di lottare per titoli importanti. Inoltre, essere continuamente all’ombra del monumento Francesco Totti (con il quale i rapporti non sarebbero più così idilliaci) rappresenta per lui una sorta di frustrazione delle ambizioni. A questo va aggiunto un contratto in scadenza nel 2012 e non ancora rinnovato, il che presuppone una decisione a breve. In sintesi, dunque, la posizione di De Rossi alla Roma non è poi così salda come si vuol far credere all’esterno e il centrocampista sta seriamente valutando un trasferimento lontano dalla Capitale, per ‘crescere’ professionalmente.

PROBLEMUCCIO AMBIENTALE - Se uno più uno fa due e se è vero (lo è) che l’Inter sta cercando un centrocampista di alto profilo per rinforzare il reparto, a questo punto verrebbe scontato ipotizzare una trattativa maxi con la Roma, che presupporrebbe Thiago Motta in giallorosso e De Rossi (+ soldi, tanti) in nerazzurro. In tal modo due giocatori scontenti non lo sarebbero più e le due squadre avrebbero quel ‘sangue’ nuovo di cui hanno bisogno per ricostruire. Il problema è innanzitutto ambientale: il contesto romanista infatti si aizzerebbe con la nuova dirigenza se davvero cedesse all’odiata Inter uno dei suoi beniamini. Inoltre, in passato lo stesso De Rossi aveva attaccato, in momenti di trasporto emotivo, l’Inter, colpevole di vincere oltre i suoi meriti anche perché supportata da aiutini. Va però evidenziato che ultimamente il nazionale azzurro si è espresso con toni più gentili nei confronti dei nerazzurri, complimentandosi per i successi sul campo. A cosa è dovuto questo ammorbidimento?

JOLLY VIVIANO - Si tratta ovviamente di un’ipotesi di mercato, perché se è vero che Moratti apprezza De Rossi e il giocatore sarebbe l’ideale per il centrocampo di Leonardo, di mosse ufficiali ancora non ne sono state effettuate. La disponibilità di Thiago Motta a vestire la maglia giallorossa però potrebbe essere un jolly da spendere bene, perché consentirebbe un esborso economico non superiore ai 20 milioni. Cifra che potrebbe abbassarsi ulteriormente qualora nella trattativa venisse inserita un’altra contropartita: Emiliano Viviano. Anche i sassi ormai sanno che la Roma, e nello specifico il ‘braccio armato’ Walter Sabatini, sta lavorando alla ricerca di un portiere affidabile. Fallito l’attacco a Buffon, mai nato quello a Julio Cesar, la carta Viviano sarebbe più che gradita. L’Inter riscatterebbe l’estremo difensore dal Bologna e lo darebbe alla Roma in comproprietà, dandogli la vetrina che auspica da tempo e ottenendo un ulteriore sconto sul prezzo di De Rossi. Fantamercato? Tutt’altro, perché il contesto favorirebbe questa maxi operazione e risolverebbe i problemi personali di tre giocatori di alto profilo, oltre che quelli tecnici di due club. A fronte di tali risultati, l’eventuale protesta della tifoseria giallorossa è un rischio che si può correre…