(Il Romanista - D.Giannini) - Sei mesi dopo Daniele De Rossi torna in Nazionale. Cesare Prandelli lo ha infatti convocato per l’amichevole con la Spagna campione d’Europa e del mondo in carica in programma il 10 agosto a Bari.
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De Rossi, rinnovo e azzurro
(Il Romanista – D.Giannini) – Sei mesi dopo Daniele De Rossi torna in Nazionale. Cesare Prandelli lo ha infatti convocato per l’amichevole con la Spagna campione d’Europa e del mondo in carica in programma il 10 agosto a Bari.
Il centrocampista giallorosso mancava dalla amichevole contro la Germania dello scorso 9 febbraio. Poi il suo rapporto con l’azzurro, che vanta 63 presenze e 10 gol, si era interrotto bruscamente. Il motivo? Le due gomitate rifilate prima in Champions contro lo Shakhtar e poi quella in campionato contro il Bari, che avevano fatto scattare il cosiddetto "codice etico". Questa convocazione è dunque particolarmente significativa. Intanto perché arriva contro un’avversaria di enorme prestigio e poi perché è un po’ il segno di una ripartenza (nell’anno chiave che porterà all’Europeo) e di un nuovo entusiasmo da parte di Daniele, che è chiaramente molto felice della chiamata. Una felicità esternata a Prandelli nel corso di una chiacchierata che i due si sono fatti. Nella quale si è parlato di tante cose, a partire dal fatto che il ct punta ancora moltissimo su De Rossi, che può e deve tornare ad essere il leader della squadra, nonché il suo cardine, l’uomo per il quale deve passare il gioco dell’Italia. Insomma, il passato è passato e adesso si deve ricominciare il discorso con l’azzurro, mettendo da parte certi gesti di reazione. Per Daniele sarà anche più facile farlo, forte di un ritrovato entusiasmo. Dovuto in parte alla situazione contrattuale con la Roma che si sta mettendo a posto (dopo Ferragosto potrebbero esserci delle novità) e, soprattutto, al metodo Luis Enrique che lo ha totalmente conquistato. Come peraltro ha già fatto con tutti i giocatori della Roma. Un sistema completamente nuovo di fare la preparazione, allenamenti innovativi, un modo di approcciarsi al calcio così differente da qualsiasi cosa mai vista in Italia. Un modello che ha incuriosito tutti: tifosi, giornalisti e anche tanti tecnici. Sulle tribunette di Riscone si sono visti Cosmi, Corini e anche l’uomo della rivoluzione cultural-calcistica italiana: Arrigo Sacchi. A quanto pare anche Prandelli ha studiato con attenzione le metodologie di Lucho, ne avrebbe anche parlato con lo stesso Sacchi e, visto l’entusiasmo con cui gli allenamenti gli sono stati descritti, potrebbe tornare presto a vederli. Anche perché l’idea di gioco di Luis Enrique ha un vantaggio non da poco, quello di far tornare De Rossi a giocare davanti alla difesa. Il ruolo nel quale, secondo il ct, Daniele rende al meglio. Il ruolo perfetto per trasformare il nuovo entusiasmo in grandi prestazioni. A partire dal 10 agosto, dalla Spagna, da Bari. Dallo stadio del colpo a Bentivoglio che aveva allontanato ancora di più l’azzurro. E anche questo è un segno.
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