(Leggo - F. Balzani) - Calcioni, pugni, gomitate e proteste. La Roma appena uscita dalla Champions ha mostrato il suo volto peggiore. Quello nervoso, violento, come si dice a Roma «coatto».
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De Rossi, maxi squalifica e addio
(Leggo – F. Balzani) – Calcioni, pugni, gomitate e proteste. La Roma appena uscita dalla Champions ha mostrato il suo volto peggiore. Quello nervoso, violento, come si dice a Roma «coatto».
La Donbass Arena si è tramutata così in un ring scatenando la rabbia di Montella («risultiamo antipatici») e, soprattutto, della società che ha deciso di usare il pugno duro verso i giocatori che in questa stagione hanno raggiunto un record non invidiabile, quello delle giornate di squalifica. A cominciare da De Rossi, il vice-capitano di una Roma sull’orlo di una crisi di nervi. La gomitata a Srna è stata immortalata dalle telecamere di tutta Europa (come quella che De Rossi sferrò a McBride nel mondiale 2006) e ha inquinato oltre modo l’immagine di una squadra (e di una società) in via di ricostruzione. La Roma farà corrispondere una multa in base alle giornate di squalifica che riceverà De Rossi. E, a quanto trapela, saranno tre o quattro.Per De Rossi è l’ennesimo scatto di nervi in una stagione per lui poco felice e che potrebbe portare la nuova proprietà a sacrificarlo. Mentre lui perde quotazione: se due anni fa il Real era disposto a spendere 35 milioni, oggi potrebbe offrirne al massimo 20. E perde quotazioni anche fra i tifosi. Se due anni fa i tifosi erano pronti ad assediare casa-Sensi per la sua ipotizzata cessione, oggi non non si strapperebbero certo i capelli. Una multa pesante è prevista anche per Méxes, alla dodicesima espulsione in sette anni. Il direttore generale Montali, con il permesso di Unicredit, ha deciso di usare la mano pesante. Lo ha dimostrato con Adriano che ieri ha svuotato l’armadietto e salutato i compagni: «Rinuncio ai soldi (ma ne ha guadagnati comunque un bel gruzzolo, ndr) e me ne torno in Brasile. Mi mancano i miei figli». Lui, invece, non mancherà alla Roma.
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