(Il Romanista - V.Meta) - Non può essere soddisfatto, ma nemmeno fa drammi Alberto De Rossi, commentando la prestazione della sua Roma al termine della gara con la Juve Stabia:
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De Rossi: «Ci sia di lezione»
(Il Romanista – V.Meta) – Non può essere soddisfatto, ma nemmeno fa drammi Alberto De Rossi, commentando la prestazione della sua Roma al termine della gara con la Juve Stabia:
«È chiaro che dopo una partita così non si può essere soddisfatti - esordisce il tecnico -. Però, come ho già detto ai ragazzi, questa gara deve esserci di lezione per il futuro, perché dimostra come in questo campionato, se non affronti tutte le parite al 100%, rischi anche di perderle, come ci è capitato oggi (ieri, ndr). Loro l’avevano preparata molto bene, ripartivano in contropiede e ci costringevano ad allungarci, però, a parte i primi venti minuti, ho visto troppa improvvisazione. Le partite si vincono giocando come squadra, non mandando avanti le individualità». A fare difetto ai giallorossi non sono state tanto le occasioni - nel primo tempo se ne sono contate almeno cinque, di cui due clamorose -, quanto piuttosto la freddezza nel concretizzarle: «Ci è mancata lucidità sotto porta - conferma De Rossi -. Avremmo dovuto anticiparli, accorciare e invece abbiamo finito per allungarci. Non facciamo drammi, naturalmente: meglio perdere qualche punto adesso che siamo all’inizio, l’importante è riuscire a trarre insegnamento da questo risultato. Risultato sul quale sicuramente non ha influito la partita di Supercoppa, in cui comunque abbiamo fatto meglio di oggi. Semmai, con sette giocatori reduci dalle nazionali, potevamo accusare un po’ di stanchezza a livello mentale». Buone notizie dal reparto difensivo, che pur falcidiato dalle assenze, ha dimostrato solidità: «Hanno fatto tutti bene, sia Ceccarelli, che ha fatto il terzino nonostante non sia il suo ruolo, sia Nego e Rosato, anche se forse Sabelli è quello che ha fatto qualcosa in più. Ora ci aspettano quattro partite molto difficili, servirà la massima attenzione».
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