(Il Messaggero - M.Ferretti) Squalificato fino al termine del campionato per la gomitata in faccia rifilata al barese Bentivoglio la sera del Primo Maggio, Daniele De Rossi domani, a Milano contro l’Inter nella semifinale di ritorno di Coppa Italia,
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De Rossi, la verità
(Il Messaggero – M.Ferretti) Squalificato fino al termine del campionato per la gomitata in faccia rifilata al barese Bentivoglio la sera del Primo Maggio, Daniele De Rossi domani, a Milano contro l’Inter nella semifinale di ritorno di...
E con la fascia di capitano al braccio (Totti è squalificato), a meno di clamorose novità. Perchè la società l’ha multato pesantemente per il gestaccio del San Nicola, ma ufficialmente non ha ordinato che venisse degradato.
Sarà la partita numero 359 di De Rossi con la maglia giallorossa. Dall’estate del 2006, cioè dopo la finale di Berlino con l’Italia, ha giocato complessivamente 280 partite. Tante. Troppe, dice qualcuno. Ma, si sa, lui è uno di quelli che non si tira mai indietro e che a fatica viene mandato in panchina da un allenatore. Dopo aver sfiorato per anni l’unanimità dei consensi del popolo romanista, da diversi (parecchi) mesi De Rossi è al centro del dibattito del pubblico; un dibattito che viene amplificato dalla sua situazione contrattuale.
Il centrocampista è legato alla Roma fino al 30 giugno del prossimo anno: o rinnova o viene ceduto, si dice in questi casi guardando il datario. E se fino a poco tempo l’ipotesi di vedere De Rossi con un’altra maglia era praticamente impensabile per un tifoso della Roma, recentemente - complici le gomitate rifilate prima a Srna e poi a Bentivoglio - la situazione è cambiata.
Non è più lui: quante volte è stato detto? Intanto, se è vero che DDR non ha (ancora) rinnovato il contratto con la Roma, è altrettanto vero che la Roma non ha (ancora) avviato con lui una vera e propria trattativa. C’è chi artatamente fa circolare indiscrezioni legate alla richiesta economica del giocatore, e ovviamente spara cifre elevatissime; c’è anche chi si dice pronto a mettere la mano sul fuoco sulla volontà del tandem Baldini-Sabatini di cedere De Rossi e fare cassa, ma in realtà tutte le chiacchiere - al momento - stanno a zero. Una cosa, però, va precisata: tra la Roma e De Rossi non c’è alcuna frattura.
Il giocatore, in tema di contratto, sta aspettando di capire con chi parlare: non può/deve farlo con la vecchia dirigenza, ma quella nuova ancora non è operativa. Dunque, fase di stallo. La sensazione è che, a parità di offerta, la Roma ha e avrà sempre la priorità. Intanto De Rossi fa parte, e alla grande, del progetto della Roma a stelle e strisce: dalla nuova società filtrano indiscrezioni di massima stima nei confronti del centrocampista, piazzato al centro del futuro progetto tecnico, nonostante i recenti scivoloni sul piano comportamentale.
Insomma, se non ci fosse di mezzo il fattore economico, la sua conferma sarebbe al di sopra di ogni sospetto. Domani a Milano la partita di Coppa Italia sarà l’occasione per vedere di nuovo in campo Perrotta, anche lui squalificato in campionato, e Borriello nel ruolo di vice Totti. Fermato dal Giudice pure Taddei, a San Siro potrebbe esserci anche il rientro di Menez. Montella, che ieri a Trigoria ha incontrato Sergej Fursenko, il nuovo presidente della federcalcio russa, ci sta pensando, così come sta monitorando le condizioni di Cassetti e Rosi.
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