(repubblica.it - M. Pinci) - L'eco del campionato alle porte spinge Luis Enrique ad osare. Almeno in allenamento. Una squadra nuova, ma nuova davvero. Prima di ieri pomeriggio, Pjanic, Kjaer e Borini non si erano mai allenati con i compagni, con Gago fermo a quattro sgambate.
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De Rossi-Gago-Pjanic. Una Roma tutta nuova
(repubblica.it – M. Pinci) – L’eco del campionato alle porte spinge Luis Enrique ad osare. Almeno in allenamento. Una squadra nuova, ma nuova davvero. Prima di ieri pomeriggio, Pjanic, Kjaer e Borini non si erano mai allenati con...
Una serie di incognite, ma che non spaventano Luis Enrique.CENTROCAMPO INEDITO - Dal primo allenamento al completo, il tecnico non aveva dubbi. Oggi ha insistito sul tema: un centrocampo inedito, con De Rossi e Pjanic, tornati a Roma soltanto ieri, ai lati dell'argentino Gago, impostato come regista centrale, nella posizione tradizionalmente occupata dal mediano di Ostia. Chissà se a stimolare l'idea del tecnico romanista è stato l'impiego (con successo) di De Rossi da intermedio nel centrocampo della nazionale. Una prova di forza che sembra aver spianato la strada alla convivenza con il giocatore acquistato in prestito dal Real Madrid sul gong del mercato estivo. A questo punto, con solo altri due allenamenti per sperimentare il centrocampo della nuova Roma, la scelta sembra quasi definitiva. Anche perché l'unica alternativa convincente in questo momento appare Perrotta, con Greco a fare fisioterapia da due giorni e Pizarro reduce da una lesione al bicipite femorale, oltre agli emarginati Taddei e Simplicio.
KJAER SI PRESENTA: "MAI SENZA TOTTI" - Tanti dubbi invece sulla difesa: davanti a Stekelenburg sono certi di una maglia Burdisso, Josè Angel e Cassetti, che però potrebbe essere impiegato sia da centrale che da esterno, con in mezzo uno tra Juan - che sembra perfettamente recuperato - e il neoacquisto Kjaer. "Sono pronto, spero di giocare anche se davanti ho Juan e Burdisso, dobbiamo arrivare in Europa", ha detto il danese. Che, presentato oggi in conferenza stampa, ha voluto lanciare un messaggio al tecnico: "Totti è Totti, ha delle qualità enormi e fa sempre la differenza. E' il capitano e deve giocare sempre".SPAZIO A TOTTI - E proprio da Totti dovrebbe ripartire domenica Luis Enrique. Da giorni, le idee del tecnico sembrano convergere sul tridente con il capitano a fare da raccordo tra Osvaldo e Bojan, attaccanti esterni con compiti da prime punte, in perfetto stile Barcellona. La partenza dall'inizio di Totti, dopo le reciproche parole distensive, sembra quasi scontata, nonostante nelle ultime ore l'allenatore abbia più d'una volta puntato su Borriello. L'attaccante, segnalato in grande forma, dopo le vicende estive non sembra però essere rientrato al cento per cento all'interno di uno scacchiere offensivo che a breve recupererà anche Lamela, che da un paio di giorni ha iniziato ad allenarsi con la squadra (anche oggi è stato sperimentato in posizione centrale da finto centravanti) e a cui ieri si è aggiunto anche il giovane Borini.BRRIELLO: "MAI PENSATO DI ANDARMENE" - Anche perché nelle ultime giornate estive Sabatini aveva ufficialmente comunicato a Borriello di essere sul mercato: "Quando me lo hanno detto sono rimasto di stucco. Pensavo di essere nei piani dell'allenatore, poi all'improvviso mi ritrovavo così. C'era confusione, non ho capito che sinergia fosse mettermi in campo in Europa e poi sul mercato il giorno dopo limitando così le possibilità". Tutto risolto, però, oggi: "La sera del 30 agosto ho parlato con Sabatini, mi ha detto che ero fuori dal mercato, e che per loro ero importante. Il mattino del 31 ho fatto le stesse domande a Luis Enrique che mi ha risposto allo stesso modo. Si è ricreata quella sinergia che era mancata gli ultimi dieci giorni. Avevo richieste importanti, mi hanno cercato insistentemente 3-4 squadre ma il mio unico pensiero è sempre stato quello di rimanere". Un desiderio soddisfatto.
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