rassegna stampa roma

De Rossi finisce in castigo

(Il Messaggero) – Monta il caso De Rossi. Che, ovviamente, non evapora al Donbass Arena di Donetsk come la qualificazione della Roma ai quarti.

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(Il Messaggero) - Monta il caso De Rossi. Che, ovviamente, non evapora al Donbass Arena di Donetsk come la qualificazione della Roma ai quarti.

Daniele, nervoso e teso, finisce sotto la lente di ingrandimento dei dirigenti, vecchi e nuovi, di Montella, di parte della tifoseria che lo contesta apertamente sui siti Internet, e di Prandelli. La gomitata a Srna nel finale del primo tempo della gara contro lo Shakhtar lo espone a grandi rischi. Magari non subito, di sicuro nelle prossime settimane. Il primo provvedimento, da affrontare oggi a Trigoria per non perdere tempo: nel suo stato psicofisico non può fare il capitano quando non c’è Totti (e il suo vice non sarà più Méxes, in questa stagione 3 espulsioni e 6 giornate di squalifica, in attesa di quella per l’ultimo rosso in Ucraina: presto promozione per Perrotta). Il secondo provvedimento: essendo recidivo (gomitate e altro, proprio nelle ultime partite), l’ allenatore, per il quale è comunque un punto fermo, può non garantirgli più il posto da titolare (in teoria anche già dalla sfida di domenica contro la Lazio: se salva il posto, è per l’assenza di Brighi). Il terzo provvedimento: Prandelli presto lo chiamerà per ricordargli che il codice etico va rispettato e quindi il cittì della nazionale potrà escluderlo dalle prossime convocazioni per le qualificazione a Euro 2012.La Roma ha già girato, attraverso i suoi dirigenti, l’ultimatum a De Rossi (ieri pomeriggio): non saranno più tollerati certi comportamenti in campo. Troppo frequenti e tanto dannosi. Prendete l’ultimo periodo: assolto dall’Uefa per la manata violenta a Chygrynskiy nella gara d’andata contro lo Shakhtar, squalificato nella gara di Marassi contro la Sampdoria per l’ammonizione presa contro il Napoli, Daniele ha rischiato l’espulsione a Bologna, intervento cattivo e scomposto per il primo giallo e inutile fallo di mano qualche minuto dopo perdonato dall’arbitro Banti, e a Lecce, entrata in ritardo e a metà gamba punita solo con l’ammonizione dall’arbitro Damato, prima della gomitata a Srna di martedì sera. A Donetsk, a fine partita, il capitano è andato da Lucescu per insultarlo, credendolo responsabile di aver segnalato la manata dell’andata all’Uefa per la prova tv (a quanto pare, però, sarebbe stata la società e non il tecnico). I dirigenti giallorossi sono stati costretti alle scuse ufficiali all’allenatore, andando nel suo spogliatoio. Le offese a quanto pare sarebbero finite nel referto dell’arbitro Webb, su segnalazione del delegato Uefa. Oggi a Nyon leggeranno che cosa ha scritto l’inglese, soprattutto sull’episodio della gomitata. Non essendo un caso urgente, la Disciplinare, applicando scontatamente la prova tv chiesta autonomamente dall’Uefa (le immagini hanno fatto il giro del mondo) potrebbe rinviare la decisione più avanti, ad aprile (in questo senso potremme momentaneamente salvare la Nazionale). Il colpo, anche se non ha provocato ferite a Srna, è considerato violento: quindi, 4 giornate. La Roma si difenderà portando le dichiarazioni di Lucescu che ha ammesso la provocazione del suo difensore.Anche se De Rossi si è scusato con i dirigenti a fine partita, riceverà una multa pesantissima: minimo 80 mila euro (dipende dai turni di squalifica). Al giocatore è stato consigliato di non parlare per non peggiorare la situazione. Montella, ieri a Trigoria, ha chiarito a Daniele che così non può andare avanti e che dovrà tener conto al momento di fare la formazione dei suoi atteggiamenti. «Basta con i giocatori tifosi» ha detto in pubblico, lasciando il Donbass Arena. «Ci hanno provocato ma non è un alibi. Succede anche per strada e non si può fare a botte tutti i giorni. Alcuni giocatori indossano la maglia della propria squadra del cuore: credo che sia un valore ma anche un dato da limare e su cui intervenire perchè poi diventa una caratteristica e non un valore nella valutazione del giocatore. Si può anche difendere il proprio giocatore ma poi bisogna parlarne e essere più duri». Montali ha incontrato diversi giocatori. A qualcuno ha fatto i complimenti, come a Burdisso e Vucinic. A Borriello ha invece detto di pensare più alla squadra che a se stesso. Pure Montella ha avuto colloqui individuali. Oggi si confronterà con il gruppo. Fuori dai cancelli, chiarimento tra De Rossi e Borriello con alcuni tifosi.