rassegna stampa roma

De Rossi e Perrotta stangati

(Corriere dello Sport – P.Torri) Daniele De Rossi e Simone Perrotta: arrivederci al prossimo campionato. Esito dei ricorsi a par­te (saranno presentati per entram­bi i giocatori), questo ieri ha senten­ziato il giudice Tosel: tre giornate...

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(Corriere dello Sport - P.Torri) Daniele De Rossi e Simone Perrotta: arrivederci al prossimo campionato. Esito dei ricorsi a par­te (saranno presentati per entram­bi i giocatori), questo ieri ha senten­ziato il giudice Tosel: tre giornate di squalifica al primo, tre turni di stop pure al secondo.

Attese quelle di De Rossi, un pizzico sorprenden­ti per Perrotta, anche se i referti della quaterna arbitrale, alla Roma già nella serata di lunedì risultava­no molto severi. L’avvocato Antonio Conte ha già ricevuto il mandato dalla società giallorossa per presen­tare i ricorsi, d’ur­genza per Perrotta, ordinario per De Rossi. E già questo fa intendere come nella Roma ci sia la consa­pevolezza di avere una chance per una riduzione per il pri­mo, chance assai minori per il biondo centrocampista di Ostia. L’avvocato Conte si è già messo al lavoro ed entro venerdì presenterà i ricorsi che saranno di­scussi dalla Disciplinare non prima di metà della prossima settimana. Arricchiti da una rassegna stampa, immagini televisive e fotografiche, la richiesta di far testimoniare i due giocatori, un’ulteriore richiesta per sentire l’arbitro Russo e l’assisten­te Angrisani, quest’ultimo decisivo nel cartellino rosso mostrato a Per­rotta.

DE ROSSI - Volontarietà. E’ la parola chiave che compare nel referto ar­bitrale di Russo a proposito della gomitata del centrocampista a Ben­tivoglio all’inizio della ripresa. E’ la parola, in sostanza, che ha consi­gliato la società giallorossa a optare per un ricorso ordinario, conse­guenza della piena consapevolezza di come anche la riduzione di un so­lo turno dovrebbe essere festeggia­ta alla pari un risultato clamoroso. I margini per un successo sono po­chissimi, inutile nasconderlo, ma la Roma in questo finale di campiona­to che le ha riaperto una piccola porta per quel quarto posto che vuo­le dire preliminare di Champions League, non vuole lasciare nulla di intentato. La strategia difensiva si baserà sul tentativo di dimostrare come quella volontarietà non fosse tale. Impresa che non può che esse­re ai limiti del proibitivo.

PERROTTA - Qui i margini sono deci­samente superiori. E questo spiega il ricorso d’urgenza che, in teoria, potrebbe ottenere anche uno sconto di due giornate. Il caso è molto diverso da quello di De Rossi. La difesa potrà con­tare oltre che sul fil­mato, anche e so­prattutto su un re­cente precedente. Quello di Zlatan Ibrahimovic, espul­so per un pugno a Rossi nella parti­ta contro il Bari, tre giornate di stop la sentenza del giudice Tosel, ridot­te a due dalla Disciplinare ( sulla questione ieri ha parlato Montali: «Non ci aspettavamo questa squali­fica per Perrotta. Il caso Ibra, in questo senso fa giurisprudenza». I due episodi, Perrotta e Ibra, sono molto simili ( peraltro il colpo del romanista a vedere le immagini è sulla schiena e pare anche meno violento di quello dello svedese): ci sono insomma i presupposti perché Perrotta, almeno per l’ultima parti­ta di campionato, possa essere a di­sposizione di Vincenzo Montella. Si punterà anche sull’esagerazione, se proprio non si vuole usare il termi­ne simulazione, di Andrea Masiello che dopo il colpo del giocatore del­la Roma è stramazzato al suolo in maniera oggettivamente piuttosto cinematografica.