(Corriere della Sera - L. Valdiserri) - Che la Roma ci tenesse da pazzi ad andare in finale lo dimostra l’espulsione di massa nei minuti di recupero: Pradè (direttore sportivo), Russo (il secondo di Montella), Bertelli (preparatore atletico) e Nanni (preparatore dei portieri). Un record.
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De Rossi e Montella: “Meritavamo la finale”
(Corriere della Sera – L. Valdiserri) – Che la Roma ci tenesse da pazzi ad andare in finale lo dimostra l’espulsione di massa nei minuti di recupero: Pradè (direttore sportivo), Russo (il secondo di Montella), Bertelli (preparatore...
Come un record di sfortuna è stato senza dubbio il doppio palo di Borriello. Che la Roma ci tenesse da pazzi lo dimostra la sofferenza di De Rossi in campo, che non è voluto uscire nemmeno quando un colpo fortuito di Mariga gli ha spezzato il fiato per diversi minuti. E le sue parole orgogliose a fine gara: «La sconfitta dell’andata ci ha fatto partire col piede sbagliato anche nel ritorno, ma poi, vedendo i 180’ non abbiamo meritato di uscire. Credo che la Roma sia appena un gradino sotto Milan e Inter. Adesso ci restano Catania e Samp, due gare decisive: io spero in uno sconto nell’ultima partita. Quando stai a guardare, ti fai delle domande: io penso al perché della mia squalifica e sicuramente farò meglio in futuro» . A Catania le squalifiche di Perrotta e De Rossi saranno pagate ancora più care: Pizarro è uscito per un problema muscolare e potrebbe anche lui aver già chiuso la stagione. La coppia di centrocampo potrebbe essere dunque Greco-Fabio Simplicio. Vincenzo Montella può essere fiero della sua squadra, che ha creato più occasioni dell’Inter e ha perso la qualificazione alla finale nella gara di andata, non certo ieri sera a San Siro: «C’è rammarico, ci abbiamo provato fino all’ultimo minuto. La Roma del secondo tempo è stata migliore, ma non solo per l’uscita di Ménez. Prima ci sono mancati un po’ di coraggio e un po’ di velocità, poi abbiamo alzato i ritmi abbiamo giocato fino alla fine contro l’Inter, Non meritavamo di uscire. Schierare Vucinic e Menez con Borriello prima punta? Ci ho pensato, ma non avevo un cambio vero in panchina, non potevo rischiare. La Roma si è svegliata un po’ tardi? In parte sono d’accordo. Però la squadra ci ha provato. Avevamo in campo Pizarro e Cassetti non al meglio, contro un Inter fresca, di qualità e di esperienza. Sarà anche merito loro. Abbiamo creato 3-4 occasioni. La squadra ha prodotto, potessimo tenere un ritmo sempre più alto degli avversari per tutta la partita faremmo bingo. Nel secondo tempo la squadra ha fatto quel che poteva, con coraggio e un pizzico di sfortuna. Da qualche giocatore a livello tecnico ci si aspetta di più» . Discorso per Ménez, non certo per Borriello e Vucinic, promossi: «Marco è cresciuto nel corso della partita, Vucinic è entrato dopo non essersi allenato ma ha creato. Non eravamo al massimo, con alcuni giocatori, altri giocatori titolari erano a casa. E nonostante questo abbiamo finito in crescendo. Io vedo il lato positivo, poi l’eliminazione dispiace a tutti. Il calcio è questo e secondo me va accettato. Ci tengo a far complimenti a Greco che, nonostante non abbia mai giocato con me, è entrato con la giusta determinazione. La squadra è entrata in campo per qualificarsi, fino alla fine. Queste qualità bisogna metterle in campo, anche a Catania, perché abbiamo la possibilità, con un passo falso delle avversarie, di qualificarci per preliminari di Champions League. I ragazzi stanno facendo tutto ciò che possono attualmente. Crediamo di poter concludere bene la stagione e di raggiungere un obiettivo importante. Ci crediamo a prescindere dagli infortunati. Abbiamo dimostrato di credere a quello che facciamo, anche stasera. Ora bisogna smaltire questa amarezza, il calcio è questo, siamo usciti a testa alta».
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