rassegna stampa roma

De Rossi al bivio

(Il Messaggero – U.Trani) Il campionato di Daniele De Rossi finisce a Bari. Oggi il giudice sportivo Giampaolo Tosel lo squalificherà per 3 giornate, quelle che mancano alla fine del torneo, applicando la sanzione classica in caso di colpo...

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(Il Messaggero - U.Trani) Il campionato di Daniele De Rossi finisce a Bari. Oggi il giudice sportivo Giampaolo Tosel lo squalificherà per 3 giornate, quelle che mancano alla fine del torneo, applicando la sanzione classica in caso di colpo violento ai danni di un avversario.

Non ci dovrebbero essere sorprese, nel senso di stop più lungo: l’avversario, il centrocampista Bentivoglio, non ha riportato lesioni per la gomitata ricevuta. La Roma, imitando il percorso del Milan per Ibrahimovic, farà ricorso, sostenendo come ha già dichiarato pubblicamente il direttore operativo Montali che non c’è stata cattiveria nell’intervento.

De Rossi chiude, insomma, il torneo in anticipo (anche se si augura uno sconto della Disciplinare), ma nella Capitale l’interrogativo più insistente, in queste ore, è legato al futuro del centrocampista. Cioè se con l’espulsione di Bari terminerà anche l’avventura di Daniele in maglia giallorossa. Per avere la risposta esatta e definitiva c’è da attendere ancora un mese, cioè l’insediamento degli americani, soprattutto dello staff dirigenziale italiano, a Trigoria. Walter Sabatini, diesse in fieri, incontrerà il giocatore e gli chiederà se vuole restare.

Il gruppo DiBenedetto punta sul vicecapitano per il quale è pronto a fare uno strappo alla nuova regola sul tetto degli ingaggi. Oggi la Roma non sa come più comportarsi. De Rossi in questa stagione (per la verità in assoluto: 10 espulsioni in giallorosso) è recidivo.

La società, pur difendendolo in sede di giustizia sportiva, aspetta di conoscere il numero delle giornate di squalifica per multarlo: circa 80 mila euro se saranno 3. Montella, responsabile tecnico di questo finale di annata, più di confrontarsi con il calciatore non può. E’ successo anche a Bari, domenica sera. «Mi ha detto che ha alzato il gomito per difendersi. Insomma mi ha spiegato che non l’ha fatto apposta. Devo credergli. In caso contrario sarebbe come se il marito si tagliasse gli attributi...».

De Rossi, dopo la partita, ha scelto il silenzio sull’argomento (a parte il colloquio avuto con l’allenatore). Per il resto, comportamento normale. Come se avesse voluto voltare in fretta pagina, cancellando il gesto e l’espulsione. Daniele sa che l’ennesimo colpo proibito va a intaccare la sua immagine in campo nazionale e internazionale. Dalla nostra federcalcio filtra amarezza e imbarazzo. A fine marzo, per la squalifica di quattro giornate per la gomitata a Srna durante la gara di ritorno degli ottavi di Champions a Donetsk (ignorata dall’arbitro inglese Webb, ma sanzionata grazie alla prova tv), il presidente federale Abete e il cittì Prandelli lo punirono, applicando il codice etico e lasciandolo a casa per la partita decisiva dell’Italia per le qualificazioni europee, contro la Slovenia a Lubiana.

Ieri Prandelli ha ammesso: «Ha bisogno di ritrovare serenità, ci vorrà un pò di tempo ma ci riuscirà. Non so dirvi oggi se sarà convocato o meno al prossimo impegno della Nazionale». L’intenzione è di non escluderlo per la gara contro l’Estonia, il 3 giugno a Modena. Di sicuro ogni gesto di De Rossi è sotto la lente di ingrandimento. Due espulsioni in questo campionato, la prima il 5 dicembre a Verona contro il Chievo per una brutta entrata su Moscardelli, il pugno a Chygrynskiy nella gara all’Olimpico contro lo Shakhtar (sfuggito all’arbitro spagnolo Benquerença e perdonato dall’Uefa) e la gomitata a Srna al ritorno (3 giornate), il rischio dell’espulsione sia a Bologna (fallo di mano non sanzionato con il giallo da Banti: era già ammonito, andava espulso e a fine primo tempo segnò il gol-vittoria) che a Lecce (intervento da rosso su Munari: fu solo ammonito da Damato). La prima espulsione a Leverkusen, in Champions, il 19 ottobre 2004, per un calcione al polacco Krzynowek (3 turni), la più celebre a Kaiserslautern, mondiale 2006, gomitata a McBride durante Italia-Usa (4 giornate).

Oggi Tosel squalificherà anche Perrotta per l’espulsione di Bari. Previsione: 2 turni e ricorso della Roma che chiede la prova tv per la simulazione di Masiello. Il difensore, dopo la gara, pur confermando di aver ricevuto il pugno alla schiena, ha confessato di aver «accentuato la caduta».