rassegna stampa roma

De Rossi accordo lontano

(Il Messaggero) Il caso Totti, amplificato dai dirigenti della nuova proprietà, per lavorare sotto traccia sul rinnovo di De Rossi: è uno degli scenari possibili per dare una spiegazione logica a quanto sta accadendo dentro la Roma da più di...

Redazione

(Il Messaggero) Il caso Totti, amplificato dai dirigenti della nuova proprietà, per lavorare sotto traccia sul rinnovo di De Rossi: è uno degli scenari possibili per dare una spiegazione logica a quanto sta accadendo dentro la Roma da più di due mesi.

Di sicuro la questione economica finisce con il condizionare, nelle parole e nelle scelte, la società giallorossa che, anche guardando alla carta di identità (tra i due giocatori ci sono 7 anni di differenza), preferirebbe rinunciare al contratto di Francesco e al tempo stesso blindare Daniele.

In alcune dichiarazioni ufficiali l’obiettivo è diventato esplicito. L’attualità dovrebbe riguardare solo la trattativa per l’accordo, ancora in fieri, con il vicecapitano. E invece se ne parla poco e si rinvia, dedicando ampio spazio al tormentone del capitano. Meglio spostare l’attenzione, perché il rinnovo di De Rossi è comunque argomento delicato.

«Ti sbagli» la risposta di Daniele dopo la gara contro le Far Oer a uno degli inviati Rai al seguito della Nazionale che ipotizzava la possibilità di vedere il giocatore firmare in bianco.

Perché la negoziazione, appena cominciata, non prevede nè saldi di fine estate nè strette di mano per accordi verbali. Da mercoledì alle ore 19 Daniele non si può cedere almeno sino a gennaio e, avendo il contratto in scadenza, dal 2 febbraio sarà libero di firmare con qualsiasi club, italiano o straniero. Sabatini, anche in pubblico, ha ammesso: «Il contratto di De Rossi mi preoccupa, ma so che Daniele vuole rimanere alla Roma. Poi lui si confronta con il mercato e fa giustamente delle richieste. La società ha pensato ad un’idea di contratto piuttosto innovativa e penso arriveremo ad una conclusione favorevole, se così non fosse sarebbe una grave perdita per la Roma ma dovremo accettarlo. Non credo arriveremo a tanto. Lui non tradisce, non fa parte delle sue corde. In caso sceglie, che è una cosa diversa». De Rossi da Torshavn ha confermato la linea dettata dal diesse: «Loro mi vogliono tenere e io voglio restare». Poi però ha chiarito, anche sulla parte economica, la sua posizione. «Non è un qualcosa di strano. E’ una questione di lavoro. Loro vogliono spendere di meno e io guadagnare di più».

Sull’accordo innovativo a cui ha fatto riferimento Sabatini ha subito frenato. «Mi va bene uno normale, vecchio tipo». La novità sarebbero non solo i bonus. Quelli e «altro» ha aggiunto il ds, venerdì pomeriggio. In sintesi stesso contratto attuale, quasi 4 milioni e mezzo netti, più premi facili, legati a presenze (anche in azzurro) e a gol. Potrebbe arrivare a prendere quasi 5 milioni e mezzo netti, grazie ai bonus, più di 10 lordi il costo per la società giallorossa. La trattativa, però, ripartirà da 6 milioni più premi. Il quinquiennale peserebbe tanto nel bilancio del club: più di 60 milioni. Nessun appuntamento è in programma con il manager Berti, anche se basta poco per fissarlo. L’intenzione della Roma e dell’agente di De Rossi è di far decantare la situazione. Anche se più passa il tempo e più Daniele avrà solo da guadagnare. Ora si gode la Nazionale e la forma ritrovata: «Sto bene fisicamente e sono anche dimagrito».

A Coverciano incassa i complimenti di Prandelli: «Mi può dare anche di più negli inserimenti, andando a segnare qualche gol. Sta molto meglio, lo vedo più sereno». C’è chi vorrebbe che non lo fosse Totti. Magari qualcuno sta mettendo in conto, sbagliandosi e di grosso, la ritirata di Francesco (dopo sfogo pubblico) che rimetterebbe in discussione tre anni di ingaggio a 8,6 milioni a stagione più i cinque da dirigente (stesso stipendio del manager più pagato della società). Sul tavolo più di 35 milioni lordi per una partita che deve ancora iniziare. Come la serie A.