rassegna stampa roma

De Jong chiama De Rossi?

(Guerin Sportivo) – La vicenda del contratto di Daniele De Rossi impazza ormai da mesi sui giornali, sulle radio e tv romane, sui siti Internet giallorossi e non.

Redazione

(Guerin Sportivo) - La vicenda del contratto di Daniele De Rossi impazza ormai da mesi sui giornali, sulle radio e tv romane, sui siti Internet giallorossi e non.

L’ultimo tassello di questa storia ancora lungi dall’essere risolta si è consumato mercoledì, con la notizia che Nigel De Jong, pilastro olandese del centrocampo del Manchester City, noto perlopiù per i suoi interventi da codice penale (ricordiamo tutti la mossa di kung fu sul petto di Xabi Alonso nell’ultima finale dei Mondiali), non rinnoverà il contratto con i Citizens in scadenza a giugno 2013. Questa mossa è stata interpretata da taluni come l’anticamera di un approdo di Daniele in maglia-City: non è un mistero che Roberto Mancini tampina quotidianamente il centrocampista giallorosso con telefonate ed sms, mostrandogli la bontà del progetto arabo del ManCity, e invitandolo a raggiungerlo nell’avventura inglese al più presto, facendo leva anche su un contrattone che la nuova Roma americana non potrebbe mai sottoscrivere.

Capitan Futuro nicchia, e rimanda la decisione a data da destinarsi: il progetto-Roma di Pallotta, Unicredit e Baldini è sicuramente una novità nel panorama italiano, e sarebbe un peccato lasciare tutto proprio adesso: è chiaro che il ritardo sulla decisione è dovuto a questo fatto, a questa lotta interiore al quale il 28enne Daniele è condannato: sa bene che il futuro della squadra capitolina, della quale è supporter sin da bambino e che rappresenta di sicuro la scelta del suo cuore (ribadita anche nelle ultime interviste), sarà probabilmente determinato dalla sua decisione.

È chiaro che una Roma senza De Rossi, ancora in grado di dare alcuni anni di carriera al massimo livello, sarebbe fortemente ridimensionata, perlomeno nell’immediato futuro. Non è un mistero che si tratti di una questione di cifre: la Roma non vuole replicare gli errori commessi nel passato, quando ha strapagato giocatori pagandone poi le conseguenze, e ha intenzione di istituire un tetto di ingaggi, o comunque non andare oltre determinati parametri, per non ingaggiare una lotta al rialzo tra i membri della rosa che avrebbe solo effetti deleteri.[...]