(Corriere Fiorentino – A.Di Caro) Sono stati quasi amici fino a un paio di anni fa dopo essere stati anche compagni quando Totti era praticamente un bambino.
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Dall’esordio all’addio, la rivalità Sinisa-Totti
(Corriere Fiorentino – A.Di Caro) Sono stati quasi amici fino a un paio di anni fa dopo essere stati anche compagni quando Totti era praticamente un bambino.
Poi tra Mihajlovic e il Pupone, che si erano rispettati anche durante derby romani feroci, si è rotto il feeling ed scattato il botta e risposta. Mihajlovic uno che alla parola data tiene più di ogni altra cosa e lo sgarbo di Francesco di non partecipare alla sua partita d’addio dopo aver assicurato la sua presenza non è andata giù.
Soprattutto pensando che fu proprio lui nel lontano 1993 a spingere per il suo esordio in A come rivelò lo stesso Sinisa all’epoca tecnico del Bologna il 16 dicembre 2008 prima della sfida con la Roma: «Praticamente l’ho fatto esordire io in serie A. Dovevamo partire per la trasferta di Brescia. Sentivo parlare molto di questo ragazzo così dissi a Boskov di convocarlo e, negli ultimi 15', sul 2-0 per noi dissi al tecnico di metterlo in campo. Lui aveva solo 16 anni, avevo visto giusto... I nostri rapporti sono rimasti buoni fino a due anni fa» .
E poi... «Poi con lui ho chiuso del tutto perché non si è comportato bene. Aveva promesso di venire alla mia partita d’addio e io l’ho chiamato per giorni, ma lui non si è fatto trovare. Ho saputo poi che si era impegnato a giocare da un’altra parte. Non ha rispettato la parola e per me non esiste più» .
Totti rispose immediatamente: «Nello stesso giorno della sua partita d’addio, il 9 giugno del 2005, a Napoli era in programma una partita del cuore con Cannavaro Ferrara, organizzata dalla Diadora, mio sponsor tecnico, a cui ovviamente ero stato invitato. Se fossi andato da Mihajlovic mi avrebbero potuto accusare di inadempienza contrattuale. E allora, proprio per questo motivo, decisi di non partecipare nè all’una, nè all’altra. Tutto qui» .
Preferendo il mare di Capri con la sua Ilary e senza spiegare le ragioni a Miha. Secondo round lo scorso anno quando da tecnico del Catania prima di affrontare la Roma Mihajlovic rispose così alla domanda sull’assenza di Totti: «Per come sta adesso era meglio se giocava, certo se poi ‘‘ rompe le palle’’ agli arbitri allora è meglio che non gioca» . Puntuale la risposta del capitano giallorosso sul suo sito, con velenosa ironia: «Tanti auguri a Sinisa per il suo compleanno (il serbo aveva festeggiato il giorno prima 41 anni, ndr). Ancora una volta ha dimostrato di avere grandissime qualità, come ad esempio il rispetto verso i calciatori ed i tifosi avversari. Inoltre come allenatore è particolarmente bravo ad ottenere titoli sui giornali, ovviamente quelle due volte all’anno in cui può parlare di me e della Roma, e soltanto quando riesce a completare la stagione conservando la panchina. Sono certo che anche stavolta come a Bologna lascerà il segno sulla squadra che allena...» . Immediata la controreplica: «Totti ha la coda di paglia. Ho detto che avrei preferito vederlo in campo, visto che è un periodo che non sta bene. Se ci si sente offeso, problemi suoi» .Chi li conosce entrambi però rivela che recentemente da parte di Totti c’è stato un tentativo di disgelo.
Sarà domani l’occasione per stringersi nuovamente la mano? Di certo Mihajlovic farà di tutto per impedire a Totti di realizzare la prima rete della sua carriera al Franchi che sarebbe anche la duecentesima in A.
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