28 MAGGIO 2009 Paolo Fiorentino, allora deputy ceo di Unicredit, convoca Rosella, Silvia e Cristina Sensi, chiedendo delle garanzie per il rientro del debito dopo il mancato pagamento della prima rata prevista (130 milioni).
rassegna stampa roma
Dalla convocazione di Fiorentino delle sorelle Sensi, all’ultima proroga a fine marzo
28 MAGGIO 2009 Paolo Fiorentino, allora deputy ceo di Unicredit, convoca Rosella, Silvia e Cristina Sensi, chiedendo delle garanzie per il rientro del debito dopo il mancato pagamento della prima rata prevista (130 milioni).
Dopo due giorni Compagnia Italpetroli rende noto di aver nominato Mediobanca come advisor per gestire la situazione debitoria nei confronti del ceto bancario.
20 GIUGNO 2009 Tutti gli organi d’informazione riportano la notizia della vendita della Roma a un gruppo svizzero-tedesco rappresentato dall’agente Fifa Vinicio Fioranelli. La notizia si rivelerà poi infondata.
16 SETTEMBRE 2009 Unicredit pignora due alberghi della famiglia Sensi, il Filippo II, sull’Argentario, e il Sunbay Park Hotel di Civitavecchia.
30 SETTEMBRE 2009 La Roma presenta il progetto del nuovo stadio "Franco Sensi". Si parla di una struttura realizzabile in 24- 26 mesi a partire dalla data di inizio dei lavori.
4 NOVEMBRE 2009 Un comunicato di Compagnia Italpetroli fa sapere che l’azienda intende "dimostrare presto che i pignoramenti dei due alberghi sono frutto di un’azione tanto illegittima quanto abusiva".
9 NOVEMBRE 2009 Si incontrano gli avvocati di Unicredit e Italpetroli. I primi dicono che non intendono rivolgersi ad un arbitrato, i secondi fanno sapere di ritenere illegittimi i pignoramenti.
12 NOVEMBRE 2009 Il gruppo Angelini in un comunicato conferma la "serietà dell’interessamento del gruppo per il rilancio della Roma calcio mediante un importante investimento nella stessa, come testimonia il fatto che Francesco Angelini abbia incontrato esponenti di importanti gruppi bancari per un preliminare scambio di vedute". Lo stesso comunicato smentisce però che il gruppo Angelini abbia fatto alcuna offerta per acquistare la Roma.
18 NOVEMBRE 2009 Unicredit cita in tribunale il gruppo Italpetroli per ottenere l’annullamento del bilancio 2008 della holding della famiglia Sensi. Il giorno dopo Rosella Sensi convoca una conferenza stampa e annuncia di voler chiedere i danni a Unicredit. "L’atto di impugnare il bilancio è ingiustificato". La questione dei pignoramenti sarà demandata all’arbitrato.
23 NOVEMBRE 2009 In Campidoglio si incontrano Rosella Sensi, Unicredit, Mediobanca e il sindaco Alemanno. Il clima è definito "gelido" dallo stesso sindaco, che aveva tentato una mediazione. 27 NOVEMBRE 2009 Francesco Gaetano Caltagirone dichiara di non voler entrare in alcun modo di non essere interessato né alla Roma, né al nuovo stadio.
21 GENNAIO 2010 Nominato il collegio arbitrale che dovrà dirimere il contenzioso tra la famiglia Sensi e Unicredit. Il presidente sarà Cesare Ruperto. Il collegio sarà completato dagli arbitri già scelti dalle parti e cioè Enrico Gabrielli (Unicredit), professore all’Università di Tor Vergata, e il giurista Romano Vaccarella.
3 GIUGNO 2010 L’arbitrato dovrà dirimere tutta la questione legata al debito di Italpetroli nei confronti di Unicredit. Alla vigilia della prima udienza, Italpetroli emette un comunicato per rispondere ad alcune indiscrezioni di stampa che riferiscono di un possibile fallimento di tutta l’azienda. Le indiscrezioni vengono definite "prive di fondamento".
4 GIUGNO 2010 Unicredit risponde al comunicato Italpetroli con una nota attraverso la quale smentisce le "gravi insinuazioni contenute nel comunicato stampa diffuso da Italpetroli". Dopo due ore di discussione, intanto, la prima udienza di arbitrato viene rinviata al 23 giugno.
23 GIUGNO 2010 Dopo tre ore di udienza nello studio del professor Cesare Ruperto, nel corso del quale vengono avanzate diverse ipotesi di conciliazione, le parti decidono di incontrarsi il 5 luglio.
30 GIUGNO 2010 Proseguono a ritmo serrato gli incontri tra le due parti per trovare un accordo prima del 5 luglio.
5 LUGLIO 2010 Nello studio del professor Cesare Ruperto si incontrano i rappresentanti di Italpetroli e Unicredit. Dopo molte ore di discussione le parti si danno appuntamento all’8 luglio per raggiungere un accordo.
8 LUGLIO 2010 Nello studio del professor Cesare Ruperto i rappresentanti di Italpetroli e Unicredit firmano la lettera d’intenti per la ristrutturazione del debito della Compagnia Italpetroli. L’As Roma è ufficialmente in vendita.
26 LUGLIO 2010 L’accordo viene ratificato. Viene stabilito che Unicredit entrerà in possesso del 100% di Compagnia Italpetroli, mentre le azioni di Roma 2000, che controlla l’As Roma, dovrannno passare a una nuova società: Newco Roma che sarà di proprietà dei Sensi (51%) e di Unicredit (49%). Le parti si danno appuntamento all’11 ottobre per la conclusione dell’arbitrato.
11 OTTOBRE 2010 Slitta la costituzione di Newco, Unicredit chiede un nuovo rinvio. Ruperto fissa l’udienza conclusiva dell’arbitrato per il 24 gennaio 2011.
5 NOVEMBRE 2010 Un comunicato di Italpetroli rende noto che "sono pervenute, secondo la tempistica prevista da tale procedura, alcune offerte non vincolanti, attualmente oggetto di una prima valutazione da parte della società e dei suoi advisor".
10 NOVEMBRE 2010 Attraverso un altro comunicato, Italpetroli sottolinea come le offerte non vincolanti siano "oggetto di valutazione da parte della società, con l’assistenza dei propri consulenti". La tappa successiva prevede che venga "selezionato un numero limitato di offerenti ai quali sarà consentito di accedere ad informazioni di maggiore dettaglio per la predisposizione di offerte vincolanti". È la cosiddetta "short list". Da Unicredit filtra l’indiscrezione secondo cui la deadline per le offerte vincolanti sarà dicembre. Presumibilmente, prima di Natale.
14 DICEMBRE 2010 Si parla di uno slittamento al 31 gennaio per le offerte vincolanti. Italpetroli avvisa: "A un numero limitato di potenziali acquirenti" viene data la possibilità di accedere "ad informazioni di maggiore dettaglio per la predisposizione di offerte vincolanti". In gergo, questo passaggio viene definito "data room". Si parla di quattro soggetti ancora in corsa: Angelucci, una cordata americana, il fondo Aabar e - sembra - l’ex patron di Ancona e Ternana, Edoardo Longarini.
28 DICEMBRE 2010 Marco Boglione, il presidente di BasicNet, il gruppo che controlla anche Kappa, sponsor tecnico dell’As Roma, rivela la possibilità di costituire una cordata di imprenditori italiani che possa rilevare il club. Unicredit, in questa ipotesi, manterrebbe una partecipazione rilevante nel capitale sociale.
20 GENNAIO 2011 Sembra essere molto serio l’interessamento degli americani. Si infittiscono i contatti con Unicredit e Rothschild. "Sono ancora in corso - recita un comunicato di Italpetroli - contatti con un numero limitato di potenziali acquirenti ai quali è stato dato accesso ad informazioni di maggiore dettaglio per la predisposizione di offerte vincolanti".
25 GENNAIO 2011 Il vice d.g. della banca Paolo Fiorentino e il responsabile corporate Piergiorgio Peluso volano a New York per incontrare la cordata americana. Un comunicato di Italpetroli spiega: «E’ stato richiesto un contatto diretto con Unicredit, per valutare il possibile ruolo di quest’ultima a supporto finanziario dell’operazione ».
26 GENNAIO 2011 Sui giornali esce il nome di Thomas R. DiBenedetto. E’ lui il leader della cordata statunitense. Nel pomeriggio, l’AdnKronos pubblica tutti gli altri nomi. Sono cinque. 31 GENNAIO 2011 Scade il termine per proporre le offerte vincolanti. I soggetti in corsa sono la cordata americana e la famiglia Angelucci. A sorpresa, figurano anche il fondo Aabar più altri due soggetti non identificati: uno francese, l’altro mediorentale.
2 FEBBRAIO 2011 Aabar smentisce: «Non vogliamo l’As Roma, non abbiamo mai avuto intenzione di comprarla». Il titolo perde in Borsa oltre il 3%. La Consob accende un faro sulla situazione.
3 FEBBRAIO 2011 In mattinata, un comunicato congiunto di Italpetroli e Unicredit conferma: «Aabar non ha preso parte al processo di vendita, né ha formulato alcuna offerta». Nel pomeriggio, nella sede sociale di Unicredit a Roma, i membri del Cda di Italpetroli, ovvero Rosella Sensi, il presidente Attilio Zimatore e il rappresentante della banca Antonio Muto, esaminano in videoconferenza le cinque offerte vincolanti con il numero di Rothschild Italia, Alessandro Daffinà e con gli uomini di Unicredit preposti al dossier, Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso. Il progetto americano viene ritenuto, come spiega una nota di Italpetroli, «il più competitivo ». Affinché si vada a trattativa esclusiva, però, vengono richieste delle integrazioni alla DiBenedetto As Roma Llc, il veicolo finanziario creato per l’operazione.
15 FEBBRAIO 2011 Le integrazioni sono complete, l’offerta americana si conferma la più competitiva. Viene concessa la trattativa in esclusiva per 30 giorni.
18 MARZO 2011 In un comunicato di Compagnia Italpetroli si annuncia la proroga del termine: «Il Consiglio di Amministrazione di Roma 2000 S.r.l. ha deliberato l’estensione del termine dell’esclusiva negoziale con Di Benedetto AS Roma LLC fino al 30 marzo 2011»
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