(Il Romanista - F.Bovaio) - Sono passati appena tre giorni dalla clamorosa svista di Banti sul gol del milanista Robinho al Chievo.
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Da regolamento ci ritocca Banti
(Il Romanista – F.Bovaio) – Sono passati appena tre giorni dalla clamorosa svista di Banti sul gol del milanista Robinho al Chievo.
Tre giorni e ritroviamo Banti in Bologna-Roma solo perché c’era lui quel giorno della maledetta nevicata che ha cambiato i destini giallorossi (da allora la Roma non ha più vinto) e lui deve esserci ancora, come dice il regolamento. Altrimenti avremmo trovato un altro arbitro. In caso di errore clamoroso come quello commesso dal livornese ai danni del Chievo, infatti, in genere il direttore di gara viene fermato per almeno tre giornate. E così sarà anche stavolta, ma dopo Bologna-Roma, che gli spetta di diritto. Sarà ancora scosso da quanto ha combinato a Verona e dalla conseguente accusa di sudditanza psicologica verso le grandi? Non crediamo, anche perché la stessa cosa gli venne detta dopo Juventus-Cesena 2-1 di Serie B dove contribuì alla vittoria dei torinesi non concedendo un rigore al Cesena per una mano di De Ceglie e annullando il 2-2 dei romagnoli allo scadere per un presunto fallo sul portiere juventino Mirante in uscita. Fallo che, ovviamente, vide solo lui. Con Banti la Roma ha 8 precedenti in A con 5 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, il 4-1 di Firenze del 25-4-2009. In questo campionato il livornese ha diretto 12 gare con 4 vittorie della squadre di casa, 3 di quelle in trasferta e 5 pareggi. Il suo rendimento è stato altalenante e di lui è meglio non parlare a Zamparini, che dopo la sconfitta per 3-1 subita in casa del Milan anche a causa di evidenti errori dell’arbitro a favore dei rossoneri disse di voler vendere il Palermo perché tanto «è sempre la stessa storia, il solito schifo». Ancora sudditanza psicologica?
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