(Il Messaggero-S.Carina) Parlare di cantera giallorossa è certamente prematuro. Una cosa, però, è sicura: il prossimo allenatore della Roma, Luis Enrique, avrà una attenzione particolare per i giovani.
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Da Caprari a Florenzi e Viviani aria di Primavera in prima squadra
(Il Messaggero-S.Carina) Parlare di cantera giallorossa è certamente prematuro. Una cosa, però, è sicura: il prossimo allenatore della Roma, Luis Enrique, avrà una attenzione particolare per i giovani.
Del resto, tra i motivi che hanno spinto il duo Sabatini-Baldini ad optare per il tecnico asturiano, c’è proprio il fatto di saper lavorare con i ragazzi. L’opera svolta con il Barcellona B è sotto gli occhi di tutti: terzo posto in classifica, record di segnature nella Segunda Division (85 reti) e diversi giovani pronti (tra questi Thiago Alcantara, figlio di Mazinho, ex centrocampista della Fiorentina e del Lecce) per giocare dalla prossima stagione insieme a Messi, Xavi e Iniesta. Al suo arrivo a Trigoria, Luis Enrique si ritroverà con la squadra Primavera, allenata da Alberto De Rossi, reduce (almeno per ora) da una semifinale-scudetto (mercoledì, ore 20,30 a Pistoia: avversario il Genoa) e con tanta voglia ancora di stupire.
Quale sia il risultato finale, poco importa nella valutazione di un lavoro che non può che essere promosso. Ma quanti dei giovani dei quali abbiamo sentito sinora parlare di sfuggita potrebbero realmente entrare a far parte della rosa della prima squadra? Premessa: Trigoria solamente nell’ultimo periodo con Montella sembra aver aperto nuovamente alla linea verde. Il rilancio di Rosi (finito nel dimenticatoio) e la scommessa legata a Caprari sono lì a dimostrarlo. Soprattutto il giovane classe ‘93 è la nota lieta di un campionato da dimenticare. Doppio debutto in serie A e in Champions e l’ordine-obbligo di non montarsi la testa. Senza voler illudere nessuno, non si può però nascondere come il suo sia l’identikit del calciatore con il quale Luis Enrique ha lavorato sino ad oggi: giovane, elemento di qualità, rapido, baricentro basso e abile nel dribbling.
Un altro ragazzo da tenere sotto osservazione è certamente Bertolacci che ha saputo ritagliarsi nel girone di ritorno un posto da titolare nel Lecce di De Canio, contribuendo alla salvezza dei salentini con 15 presenze e tre gol. Interessante anche il torneo del difensore Crescenzi (classe ‘91), reduce da una stagione in serie B con il Crotone dove ha giocato 33 gare. Ma sotto osservazione ci sono anche il nazionale Under 20 Florenzi, capitano e miglior marcatore della Primavera di De Rossi con 15 reti e che ha debuttato in serie A nell’ultima gara di campionato contro la Sampdoria, sostituendo Totti. Da non dimenticare nemmeno Viviani, regista classe ’92, l’attaccante diciannovenne Pettinari (che ha esordito in prima squadra contro l’Udinese nel 2010), D’Alessandro (reduce da una sfortunata parentesi tra Bari e Livorno) e il centravanti Scardina che dopo la rete nel 2009 contro il Cska Sofia in Europa League, ha sprecato un anno a Como. Non per colpa sua.
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