rassegna stampa roma

Crescenzi, semplicemente il migliore

(Il Romanista – V.Meta) – Dal tabellino si evince soltanto leggendo le pagelle, eppure sul 2-1 con cui sabato scorso al San Nicola il Bari ha piegato il Sassuolo capolista la firma di Alessandro Crescenzi è impressa ben chiara.

Redazione

(Il Romanista - V.Meta) - Dal tabellino si evince soltanto leggendo le pagelle, eppure sul 2-1 con cui sabato scorso al San Nicola il Bari ha piegato il Sassuolo capolista la firma di Alessandro Crescenzi è impressa ben chiara.

Proprio l’esterno cresciuto nella Roma è stato il migliore in campo in assoluto, contribuendo con le sue inesauste discese a una vittoria che stabilizza momentaneamente la traballante panchina di Torrente. Messosi alle spalle l’incidente dell’ormai famigerato piatto scagliato da Masiello («acqua passata, l’ho perdonato» ha dichiarato), Crescenzi è tornato ai suoi standard di rendimento, dopo un avvio di stagione penalizzato dallo stop impostogli dai 40 punti di sutura al braccio. E la settimana prossima ad aspettarlo c’è l’Under 21. Quanto agli altri due romanisti baresi, Simone Sini e Adrian Stoian, non hanno trovato posto nemmeno in panchina. Buone notizie da Marco D’Alessandro, subentrato a mezz’ora dalla fine del 2-1 del Verona sul campo dell’Ascoli e subito in partita.

 Giornata no in serie A per Andrea Bertolacci, titolare nel pomeriggio da incubo della squadra di Di Francesco contro il Siena: il tecnico lo ha sostituito a metà ripresa. Meglio, ma solo per la prestazione, è andata ad Alessandro Florenzi, ormai il terzino destro titolare nel Crotone di Menichini, sconfitto a Grosseto. Titolare, ma uscito a metà ripresa, anche Stefano Pettinari, in una sfida che nel Grosseto ha visto per la prima volta in panchina Luca Antei. Panchina anche per Alessandro Malomo nell’Albinoleffe, ko a Genova con la Samp. Scendendo in serie C, Valerio Frasca ancora titolare fra i pali della Pro Patria (sconfitta 3-2 dal Cuneo), mentre nel Viareggio Filippo Scardinaè entrato negli utlimi 13 minuti. Panchina nell’Avellino per Enrico Citro