(Leggo - F.Balzani) -«Così non si può andare avanti. Sono molto deluso». Anche Luis Enrique perde la pazienza. La goleada subita a Cagliari che certifica la settima sconfitta stagionale della Roma, ora lontana 10 punti da un terzo posto che comincia a diventare utopia, preoccupa il tecnico asturiano fino a ieri il più ottimista dalle parti di Trigoria.
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Crac Roma «Così non si va da nessuna parte»
(Leggo – F.Balzani) – «Così non si può andare avanti. Sono molto deluso». Anche Luis Enrique perde la pazienza. La goleada subita a Cagliari che certifica la settima sconfitta stagionale della Roma, ora lontana 10 punti da un terzo...
«Sono veramente molto deluso da quello che ho visto - ribadisce il tecnico asturiano - Così non si va da nessuna parte. Non ha funzionato niente. Per 20 minuti siamo stati superiori di gran lunga, poi abbiamo subito tantissimo, siamo stati patetici e lì davanti non siamo stati cattivi. Problema psicologico? Se un professionista in questi tempi di crisi globali avesse qualche problema psicologico sarebbe assurdo. E’ un problema tattico». Dello stesso avviso è capitan Totti: «Il risultato è pesantissimo. Siamo partiti col piede sbagliato e abbiamo concluso ancora peggio. Errori in difesa? No, abbiamo sbagliato in primis noi attaccanti che non abbiamo fatto pressing nella loro trequarti. E non parlate di squadra senza esperienza. Fino a una settimana fa tutti elogiavano i giovani della Roma». (...)
Marquinho (il suo arrivo tra l’altro è slittato alla prossima settimana) non potrà colmare le tante lacune. «Non vogliamo frustare i sogni di nessuno - ha spiegato il ds Sabatini - ma c’è un tetto ingaggi e avevamo tanti calciatori di spessore che abbiamo dovuto sistemare altrove. De Rossi? Non ci inquieta, siamo fiduciosi». A inquietare i tifosi per ora sono i sei i punti lasciati al Cagliari in meno di 6 mesi, la posizione in classifica e la sfida ravvicinata di sabato con l’Inter. «Resteremo uniti e ne usciremo fuori. Già sabato davanti al nostro pubblico ci rifaremo», assicura Totti. Mentre Baldini non si dice stupito: «Non mi sento più indietro in classifica rispetto a dove pensavo di essere: volevamo creare un’identità, un’idea di gioco e di questo siamo felici. Poi ci sono anche gli interpreti che a volte fanno bene, a volte meno. De Rossi? Da oggi può firmare con chiunque, anche con noi però»
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