rassegna stampa roma

Contratto pronto Luis Enrique sposa la nuova Roma

(Corriere della Sera – L.Valdiserri) – Due anni di contratto più l’opzione per il terzo, un milione e mezzo di stipendio più premi a rendimento, l’appoggio totale della società per rendergli l’ambientamento a Roma il più...

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(Corriere della Sera - L.Valdiserri) - Due anni di contratto più l’opzione per il terzo, un milione e mezzo di stipendio più premi a rendimento, l’appoggio totale della società per rendergli l’ambientamento a Roma il più semplice possibile. È questa la base dell’offerta della Roma a Luis Enrique Martinez Garcia, 41 anni, da tre stagioni allenatore del Barcellona B, favoritissimo candidato a sedere sulla panchina giallorossa nel prossimo campionato.

Ieri, a Milano, il direttore sportivo Walter Sabatini e il legale dell’allenatore asturiano si sono incontrati e hanno messo a punto una bozza del contratto che, a meno di sorprese clamorose e al momento assolutamente non prevedibili, porteranno all’annuncio ufficiale lunedì prossimo. La data non è casuale ed è un segno di rispetto per il Barcellona: domenica, a Madrid, contro il Rayo Vallecano, il Barcellona B giocherà l’ultima partita della stagione, inseguendo un record storico, quello del massimo dei gol segnati nella Liga Adelante: sono 82, contro gli 83 del Betis Siviglia, neopromosso in Primera Division, la Liga. Luis Enrique e il Barcellona, però, si sono già detti addio. Martedì sera, al ristorante Kauai de Gavà Mar, c’è stata la cena sociale con il gruppo di giocatori al completo, lo staff (compreso lo psicologo Joaquin Valdes che Luis Enrique vorrebbe portare anche a Roma) e il presidente Sandro Rosell, che si è complimentato con tutti per l’ottima stagione.

Luis Enrique ha rilasciato anche una lunga intervista a Barca Tv, nella quale ha ribadito alcuni concetti per lui essenziali: «Sono stati tre anni fantastici, ma il mio ciclo è giunto al termine. L’ho detto ancor prima che mi arrivassero delle offerte. Ho avuto per le mani una grande squadra, giocatori di qualità superiore. Abbiamo lavorato tutti con una sinergia positiva e con una dinamica di gruppo dove ognuno si è sentito importante. Perdo la possibilità di essere l’erede di Guardiola? Il Barça è la mia casa, la gente è gentile e mi ha sempre dimostrato affetto. Essere allenatore della prima squadra è una cosa grande, poche persone sono in grado di farlo e noi abbiamo già l’uomo migliore e spero che rimarrà per molti anni ancora. Ma io non voglio vivere di sogni. Il mio obiettivo è quello di vivere il presente e niente altro» . Piacerà molto ai romanisti ed è sicuramente molto piaciuta a Franco Baldini la sicurezza che Luis Enrique ha nei suoi mezzi: «Non ho mai pensato alla mia squadra come a una squadra B. Penso che i miei giocatori siano migliori di quelli della prima squadra. Penso che potrebbero batterla. C’è chi dice che è una sciocchezza impossibile, ma ci tengo al fatto che i miei giocatori pensino che l’allenatore ha fiducia cieca in loro. Non accetterò giocatori non ambiziosi, non voglio chi non prova la cosa più difficile» . Didier Deschamps non è ancora fuori del tutto, ma la scelta ormai è stata presa. A suo modo rivoluzionaria. Luis Enrique potrebbe incrociare presto un altro giovane allenatore motivatissimo: Vincenzo Montella. Chievo e Catania sono le possibili destinazioni del tecnico che, passato dai Giovanissimi nazionali alla prima squadra, dopo le dimissioni di Ranieri, ha tenuto comunque una media punti da Champions.