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Conti: Stramaccioni, parla con me

(Il Romanista – F.Cassini) – Di un suo trasferimento lontano da Roma si parla da almeno un anno e mezzo, una settimana fa davano per fatto il suo passaggio sulla panchina della Primavera dell’Inter, oggi l’incontro con Bruno Conti,...

Redazione

(Il Romanista - F.Cassini) - Di un suo trasferimento lontano da Roma si parla da almeno un anno e mezzo, una settimana fa davano per fatto il suo passaggio sulla panchina della Primavera dell’Inter, oggi l’incontro con Bruno Conti, annunciato dallo stesso dirigente, potrebbe dire qualcosa di più sul futuro di Andrea Stramaccioni.

L’ipotesi nerazzurra resta più che credibile, l’accordo fra la società e il tecnico è stato raggiunto, anche se mancano le firme. L’unico a poter convincere Stramaccioni a tornare sui suoi passi potrebbe essere proprio Bruno Conti, quello che l’ha portato alla Roma a soli ventotto anni quando allenava la Romulea: fra i due c’è un rapporto che va al di là di quello professionale, Conti ha grande stima del tecnico degli Allievi e farà tutto il possibile affinché resti. D’altra parte, un eventuale addio sarebbe tutt’altro che semplice per Stramaccioni, grande romanista da sempre e che nella Roma ha costruito le sue fortune come allenatore. Lasciare la sua città sarebbe un sacrificio, sebbene compensato dal salto di categoria che l’Inter gli garantirebbe: perché qui sta il punto, a Stramaccioni era stata promessa da un paio d’anni la panchina della Primavera della Roma, ma la promessa non fu mantenuta neppure dodici mesi fa, al termine di una stagione in cui i suoi Allievi vinsero scudetto e Arco di Trento, e la Primavera uscì senza gloria col Chievo negli ottavi. Dopo un’estate di tensione - le prime amichevoli della stagione le ha saltate, una volta per motivi personali, una volta per motivi di salute, mandando in panchina il suo vice Catini, quello che ha poi preso il posto di Montella coi Giovanissimi - è rimasto alla guida dei ’94, ci ha lavorato, e li ha portati a un passo dalla seconda finale scudetto consecutiva, una vera impresa visto il potenziale del gruppo, mai emerso completamente negli anni precedenti. Nel frattempo nel resto d’Italia è successo di tutto: la Fiorentina ha mandato via Renato Buso nonostante la Coppa Italia conquistata, il principale indiziato alla sua sostituzione sembrava Federico Guidi, campione d’Italia con i Giovanissimi, invece la società ha esonerato anche lui. Nei mesi scorsi a Firenze si faceva spesso il nome di Stramaccioni per la panchina della Primavera, c’era chi scommetteva fosse tutto fatto, anche perché in casa Inter - con Fulvio Pea passato al Sassuolo - si profilava la promozione di Gatti in caso di scudetto con gli Allievi. Solo che lo scudetto non è arrivato, la finale neanche, e pure l’ultimo rivale per Stramaccioni è caduto: il penultimo era Devis Mangia, tecnico del Varese Primavera, finalista e rivelazione del campionato, il direttore sportivo è andato al Palermo e lo ha portato con sé. A quella dell’Inter si è aggiunta anche la proposta della Federazione, che ha offerto al tecnico la panchina dell’Under 17: lo aveva scelto direttamente Arrigo Sacchi, e sarebbe stato l’unico tecnico del suo staff a non aver giocato nel Milan o nella Nazionale. «Con la Roma ho un contratto ancora lungo» ha detto Stramaccioni al termine della sfida con il Milan: vero, scade nel 2015, per liberarlo la Roma dovrebbe rescinderlo. Oggi Bruno Conti dovrebbe provare a fare sì che la nuova Roma non perda uno degli allenatori più bravi d’Italia.