(Il Romanista - D.Giannini) - «Il nostro obiettivo è la continuità».Bruno Conti non si ferma alla “manita”, al derby che pure ha dato delle grandi soddisfazioni («E’ stata una partita importante, oltre che per il valore in sé, anche per l’atteggiamento avuto»).
rassegna stampa roma
Conti: «Quarto posto e Coppa»
(Il Romanista – D.Giannini) – «Il nostro obiettivo è la continuità». Bruno Conti non si ferma alla “manita”, al derby che pure ha dato delle grandi soddisfazioni («E’ stata una partita importante, oltre che per il valore in...
No, lui non si ferma ai festeggiamenti, ma già guarda avanti: al prossimo match, agli obiettivi ancora da centrare. Continuità, appunto. «Per raggiungere almeno il quarto posto e la finale di Coppa Italia». Insomma, il massimo di una stagione che sembrava del tutto compromessa e che magari qualche soddisfazione la può ancora regalare. A patto che la Roma segua fino in fondo le indicazioni del nuovo allenatore, quel Vincenzo Montella al quale Bruno Conti non vuole porre limiti di tempo sulla panchina giallorossa: «E’ stata una scommessa – ha dettto intervenendo a Radio Ies nella trasmissione “A tutto campo” -. Ma abbiamo visto da subito Vincenzo lavorare moltissimo. Oltre al corso che sta facendo, è uno che studia e si aggiorna con la massima voglia e professionalità. Sta portando avanti un grande lavoro, sia dal punto vista tattico sia da quello del rapporto con i calciatori. Vincenzo, insieme ad Andreazzoli, è riuscito a dare continuità a questi ragazzi, parlandogli molto anche nei momenti più difficili come dopo la sconfitta in Champions League con lo Shakthar. E’ prematuro parlare di chi verrà dopo Vincenzo; sta lavorando alla grande, da allenatore vero. In futuro si vedrà».
Già, il futuro. Ovvero gli americani. Che potrebbero rilanciare anche il settore giovanile, puntando su di lui. «Un allenatore deve avere la possibilità, nel corso della stagione, di dar spazio ai giovani per fargli capire come funziona il mondo della prima squadra – ha detto Conti -. Vincenzo lo ha fatto fin da subito. Sono ragazzi molto interessanti e in futuro sono sicuro che ci potranno dare una grande mano. L’orgoglio che ci dà il settore giovanile è immenso, non siamo il Milan o l’Inter e abbiamo fatto molto con risorse inferiori. Le voci che ci arrivano parlano di un futuro societario con una proprietà che punterà molto forte sul settore giovanile: un’organizzazione simile a quella dei grandi club come Manchester United e Barcellona». Sulla sua presenza nel futuro assetto societario ha spiegato: «Mi sembra giusto che la nuova proprietà possa scegliere i suoi collaboratori con la massima tranquillità. Il mio lavoro è sempre stato nel settore giovanile. Da parte mia non mi preoccupo, abbiamo lavorato molto bene e abbiamo ottenuto grandi risultati. Con la nuova presidenza affronteremo il discorso». Poi, intervenendo a Teleradiostereo nella trasmissione “1927”, ha aggiunto: «Sì è vero, si ritorna all’antico. Lo avevo chiesto da tempo, ma le cose erano già chiare a tutti. Siamo arrivati vicino a vincere uno scudetto, il rendimento è sempre stato ottimo, arriverà una società organizzata e non posso far altro che essere contento». Dal futuro a quello che ormai è il passato (anche se recente) della Roma, Claudio Ranieri. Su di lui Conti a Radio Ies ha detto:
«Penso che non è bello parlarne ora. Con lui abbiamo avuto grandi soddisfazioni. Quando ci sono problemi le responsabilità si dividono tra tutti. A Claudio auguro tutto il bene possibile. Noi dobbiamo pensare al presente, entrare in Champions per poter poi concentrarci sul futuro della Roma in questo periodo di grandi cambiamenti». Un futuro del quale non è ancora escluso che possa continuare a far parte anche Philippe Mexes: «bisognerà aspettare il cambio di proprietà, siamo d’accordo su questo anche con il suo procuratore. Al momento opportuno se ne riparlerà». Un futuro che adesso dice Fiorentina. Domenica per Conti sarà una giornata particolare, dai tanti ricordi. Perché esattamente 6 anni fa (era il 16 marzo del 2005) la Roma con lui in panchina otteneva una delle vittorie più importanti di quella stagione da incubo. Era il giorno del ritorno dei quarti di Coppa Italia, ovvero l’ultimo treno per l’Europa che in campionato era lontanissima. Si partiva dall’1-0 dell’andata e si andava a Firenze con l’obiettivo di difendere quel piccolo vantaggio. La Roma ci riuscì solo in parte, perdendo 1-0 e andando prima ai supplementari e poi ai rigori. Il resto è tutto in quel successo per 7-6 con il penalty decisivo di Scurto e poi l’immagine di Bruno portato in trionfo da Curci e Aquilani. Altri due prodotti del settore giovanile. Ma soprattutto, a tenerlo in braccio, c’era un certo Francesco Totti a proposito del quale ieri ha detto: «Rispondo con i gol che ha fatto in Campionato in carriera, 199. Quello che si vede in campo è quello che questo calciatore può ancora dare a questa squadra. Il futuro? So cosa dovrei fare ma per il resto non so dire altro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA