(Il Romanista - G.Dell'Artri) - Come era peraltro ampiamente prevedibile, la Roma chiude in passivo il terzo trimestre (al 31 marzo 2011). Il risultato netto consolidato è stato negativo per 15,3 milioni, contro lo 0,6 milioni fatto registrare nello stesso periodo dello scorso anno.
rassegna stampa roma
Conti in rosso per 15 milioni
(Il Romanista – G.Dell’Artri) – Come era peraltro ampiamente prevedibile, la Roma chiude in passivo il terzo trimestre (al 31 marzo 2011). Il risultato netto consolidato è stato negativo per 15,3 milioni, contro lo 0,6 milioni...
È in calo anche l’ebitda, che è negativo per 7,3 milioni di euro (da positivo per 7,9 milioni nello stesso trimestre del precedente esercizio). Sono peggiorati i ricavi consolidati che, al netto dei risultati della gestione operativa del parco calciatori, sono adesso pari a 29,4 milioni. Dodici mesi fa erano poco meno del doppio, 46,8 milioni, «in significativa flessione», spiega la società, «principalmente per gli effetti negativi di stagionalità dell’attività sportiva» e per le «innovazioni introdotte dal dl 9/2008 in materia di titolarità e modalità di commercializzazione dei diritti audiovisivi del campionato». Sempre al 31 marzo 2011, sale l’indebitamento finanziario netto della società, che adesso è di 25,7 milioni (con un aumento di 8 milioni nel trimestre). Ed il patrimonio netto consolidato è negativo per 43,5 milioni, con una variazione negativa di 15,5 milioni. Sul calo dei ricavi, ha spiegato la società, ha inciso anche la «stagionalità dell’attività sportiva, con 13 gare di campionato di cui sei in casa a fronte delle 14 gare di cui 8 in casa dello stesso periodo del precedente esercizio. I ricavi da gare scendono così da 8,3 a 5,17 milioni. Pesano poi le nuove norme sui diritti tv (con 2,76 milioni di minori proventi, rispetto ai «più ampi accordi allora in essere con Sky e Rti») per le licenze dei diritti di trasmissione delle gare casalinghe. Incide anche la risoluzione a marzo 2011 del contratto con Dahlia Tv. Era previsto, dicevamo. Una volta che la Neep, la holding controllata per il 60% da DiBenedetto & Co. e per il 40% da Unicredit, sarà ufficialmente proprietaria dell’As Roma, si provvederà all’aumento di capitale. Ripianando così l’attuale buco di bilancio.
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