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Comanda De Rossi

(Il Messaggero – M.Ferretti) Domani sera, dopo le ore 19, cambierà radicalmente lo scenario sul rinnovo del contratto di Daniele De Rossi.

Redazione

(Il Messaggero - M.Ferretti) Domani sera, dopo le ore 19, cambierà radicalmente lo scenario sul rinnovo del contratto di Daniele De Rossi.

Che, anche fisicamente lontano da Trigoria essendo in ritiro con la Nazionale, potrà indirizzare la trattativa con la Roma, dettando condizioni e tempi. Complici anche alcune grane di mercato, relative a operazioni in entrata e in uscita, è stato posticipato l’appuntamento con Sergio Berti, l’agente del vice capitano. «Sabatini lo incontrerà nei prossimi giorni a Milano» fa sapere, da Trigoria, l’ad Claudio Fenucci.

Sabatini è a Milano da ieri sera, ma ha altre priorità. Prendere tre-quattro giocatori in meno di due giorni. Ormai, con la prima di campionato rinviata e con l’eliminazione dall’Europa League, la questione De Rossi non è più urgente.

Perché, nonostante l’offerta di 28 milioni del City, il calciatore resta incedibile: sarebbe letale l’addio al fotofinish senza avere un sostituto dello stesso livello. E anche perché proprio Berti non ha alcuna intenzione di trattare in questi due giorni. Se ne riparlerà da giovedì.

È proprio questo slittamento, sino a dieci giorni fa non previsto, a stravolgere la negoziazione tra la Roma e il suo calciatore più importante sotto tutti i punti di vista (è richiesto da diverse società straniere e...dal Milan, risulta insostituibile per Luis Enrique e fondamentale per il progetto della nuova società). I dirigenti erano certi che entro l’inizio del nuovo torneo avrebbero siglato il nuovo accordo, anche per i segnali ricevuti dal calciatore. Può ancora accadere, dopo la serrata dell’ultimo weekend: per la partenza della serie A ci vogliono altre due settimane.

Ora, però, la trattativa non sarà più la stessa. Il giocatore ha il contratto in scadenza e all’inizio del 2012 potrà accordarsi con chiunque. La data del 1° settembre preoccupa la nuova proprietà. De Rossi è come se andasse all’asta. Non più il suo cartellino, ma lui in prima persona. Il suo ingaggio. Anche la Roma sarà invitata a partecipare. Le cifre proposte, però, sino a oggi potrebbero non bastare più.

La società giallorossa si sente forte dei discorsi avuti con Daniele che ha voglia di restare. Da giovedì, però, qualsiasi club, soprattutto all’estero, può muoversi sul manager del centrocampista. Pensiamo non solo al City di Mancini. Anche al Real di Mourinho. Che avrebbe già fatto sapere di poter anche mettere sul piatto 10 milioni netti all’anno.

La Roma più o meno parte dalla base attuale, di poco inferiore ai 4 milioni e mezzo e con i bonus già superiore ai 5 milioni e quindi all’ingaggio di Totti. Con i nuovi premi, De Rossi potrebbe prendere uno stipendio di circa 5 milioni e mezzo a stagione. Sabatini, sin dall’inizio dell’estate, ha assicurato che il giocatore avrebbe fatto parte dell’organico anche se non fosse arrivato il rinnovo. In pratica lo ha tolto subito, almeno ufficialmente o solo strategicamente, dal mercato. Adesso, anzi giovedì, si ricomincia. Quasi da zero. Dalla voglia del calciatore, da quella della società e dall’atteggiamento di chi, in contatto con il procuratore, sta da tempo alla finestra.

Oggi Sabatini, a Milano, cercherà di tirare le somme su alcune operazioni che punta a sbloccare nelle prossime ore. Fenucci, a Roma, si sta dedicando a Kjaer e dunque ricucendo con il Wolfsburg che offre pure Diego. La Roma non crede all’inserimento della Juve. Ma l’ad giallorosso è come se avesse dovuto cominciare da capo la negoziazione con il club tedesco.

Esclusa la formula del riscatto obbligatorio: la nuova proprietà non vuole appesantire il bilancio con un’operazione alla Borriello. È possibile che lieviti il prezzo del prestito oneroso: non più 2 milioni, ma 2 e mezzo. Per far capire che l’intenzione è di prendere poi il difensore a titolo definitivo. Oggi il possibile annuncio.

Confermato da Preziosi il rilancio della Roma, 8 milioni e mezzo, per Palacio: «Mi ha fatto un’ottima offerta, ma non l’abbiamo ancora accettata». Il presidente del Genoa ne vuole 10 e per ora nemmeno l’Inter, come risulta dall’incontro di ieri, è disposta ad accontentarlo. Il giocatore ha un’intesa da tempo con Branca, ma alla Roma verrebbe, anche guadagnando mezzo milione in meno. Per prendere l’argentino, però, deve partire Borriello che non vuole tornare in rossoblù. Ieri blitz del ds giallorosso a Parigi, dove sabato era già stato il centravanti: ma l’accordo è ancora lontano.

Oggi nuovo contatto con il Psg per il centravanti: l’unica soluzione è il prestito con riscatto obbligatorio a 8 milioni per evitare la minusvalenza e acquistare Palacio. Per prendere il centrocampista (o anche due) tutte le piste sono ancora aperte: Pjanic piace a Luis Enrique (ma il Lione non vuole Simplicio), Gago (solo in prestito) a Baldini che ne sta parlando con il Real, Diarra a Sabatini che sfida il Milan, in vantaggio a Madrid.

Il colombiano Guarin mette tutti d’accordo: per il Porto non è più incedibile. Montolivo, invece, può andare al Milan. Tra un anno, da svincolato.