(Corriere della Sera-G.Piacentini) Una giornata da turista. Nonostante il caldo africano che ieri ha colpito Roma, Erik Lamela ha voluto sfruttare al massimo la giornata di libertà e, dopo due giorni segregato in albergo, in attesa che la trattativa con il River Plate andasse in porto,
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Colosseo e via del Corso, a spasso con Lamela
(Corriere della Sera-G.Piacentini) Una giornata da turista. Nonostante il caldo africano che ieri ha colpito Roma, Erik Lamela ha voluto sfruttare al massimo la giornata di libertà e, dopo due giorni segregato in albergo, in attesa che la...
ha cercato di conoscere il più possibile la città che almeno per i prossimi cinque anni sarà la sua casa. In giro tra il Colosseo e via del Corso, dove ha fatto shopping, si è mescolato alla folla di turisti che anche di domenica affollano le strade della capitale, facendo perdere ben presto le proprie tracce a chi lo seguiva. Non è difficile però immaginare che con un solo giorno a disposizione — il volo di ritorno per Buenos Aires è programmato per questa mattina alle 8 da Fiumicino — abbia percorso le tappe obbligate di tutti i turisti che vengono per la prima volta nella Capitale. Dopo un brunch molto abbondante nell’albergo di via Veneto che lo ha ospitato, intorno alle 11.40 il talento argentino è uscito in strada, accompagnato dal papà José e dai suoi procuratori. Abbigliamento casual, tipico di un ragazzo che ha appena 19 anni: bermuda verde militare, maglietta a strisce orizzontali bianche e grigie e scarpe di tela, Lamela è stato subito riconosciuto da alcuni tifosi giallorossi e fotografato dai paparazzi appostati fuori dall’albergo. Dopo qualche scatto il neo giallorosso è salito su un taxi e si è dileguato per le vie del centro, seminando ben presto gli inseguitori che si aspettavano una passeggiata a piedi. Stamattina farà ritorno in Argentina, nonostante qualcuno avesse ipotizzato un suo rientro già nella giornata di ieri.
Nelle prossime ore — il tempo di sistemare le pratiche relative all’acquisizione del passaporto spagnolo che gli consentirà di essere tesserato come comunitario — il suo acquisto sarà ufficializzato ma da queste parti non si rivedrà prima della fine di agosto. Tra qualche giorno comincerà il ritiro con la nazionale argentina Under 20, con la quale parteciperà al Mondiale di categoria che si gioca in Colombia e terminerà il 20 agosto. Se la «Seleccion» dovesse arrivare fino in fondo, Lamela tornerebbe a disposizione di Luis Enrique pochi giorni prima dell’esordio in campionato (27 agosto) e dopo la prima in Europa League (18). Anche per questo le visite mediche cui si è sottoposto sabato al Policlinico Gemelli sono state particolarmente approfondite da parte del nuovo staff medico giallorosso. Lamela, provato dalla «due giorni» di attesa segregato in albergo, è apparso comunque in un buono stato di forma. Non poteva essere diversamente, visto che il campionato argentino è appena terminato: fisico asciutto, con ampi margini di miglioramento e di sviluppo. Ed è vero che il River è retrocesso, ma la strana formula del campionato argentino prevede il calcolo di tre «tranche» tra Apertura e Clausura. In quest’ultimo campionato, che Lamela ha giocato da titolare (32 presenze), il River è arrivato nono. Oltre alle consuete prove di idoneità per l’attività sportiva, nelle oltre due ore e mezza trascorse al Gemelli (è entrato qualche minuto prima delle 21 ed è uscito intorno alle 23.30) è stato sottoposto ad alcuni test più approfonditi, che di solito si svolgono a stagione in corso e non durante le consuete visite mediche. Il nuovo responsabile dello staff medico giallorosso, il dottor Geminiani, ha voluto che Lamela si sottoponesse ad una risonanza magnetica dall’anca alla caviglia ad entrambe le gambe, un esame che ha richiesto circa un’ora e 40’, e ad altre lastre. I primi esami sono stati superati tutti brillantemente, ora è atteso dal test del campo. Solo dopo si potrà dire se il suo arrivo a Roma sarà stato un affare.
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