rassegna stampa roma

Closing, alla faccia dei gufi

(Il Romanista – D.Galli) – Il closing è closed. Un anno e qualche settimana dopo l’intesa presso lo studio Ruperto tra i Sensi e Unicredit, l’As Roma ha cambiato proprietario. Il club è da ieri nelle mani di Neep Roma, la holding...

Redazione

(Il Romanista - D.Galli) - Il closing è closed. Un anno e qualche settimana dopo l’intesa presso lo studio Ruperto tra i Sensi e Unicredit, l’As Roma ha cambiato proprietario. Il club è da ieri nelle mani di Neep Roma, la holding per il 60% della cordata americana e per il 40% di Unicredit.

DiBenedetto, che nel pomeriggio è volato a Bratislava assieme al numero uno ad interimRoberto Cappelli, non è ancora presidente. Lo diventerà a settembre. Concretamente, non cambia nulla: da ieri, l’As Roma è sotto il diretto controllo di Thomas Richard DiBenedetto. E dei suoi tre soci Richard D’Amore, James Pallotta e Michael Ruane. Ore 13.50 del 18 agosto 2011. Un giorno storico. Nello studio legale Grimaldi & Associati, dopo 17 anni di presidenza Sensi più uno di interregno sotto la supervisione di Unicredit, DiBenedetto per gli americani, l’avvocato Cappelli per la banca e il professor Zimatore per Roma 2000 hanno firmato i contratti definitivi. Roma 2000 ha ceduto a Neep Roma Holding le quote di controllo di As Roma Spa, As Roma Real Estate (che gestisce il complesso immobiliare di Trigoria) e Soccer Sas Brand Management (marketing e merchandising). Come confermava in serata un comunicato di As Roma Spa, le tre società sono adesso sotto il cappello di Neep Roma Holding, acronimo che racchiude le iniziali di North End, Everett e Peabody, i quartieri di Boston dove sono nati i quattro membri della cordata americana. «Da oggi - si legge sul comunicato - Neep Roma Holding - rappresenta la nuova proprietà della squadra». Non ci sono stati contrattempi. Non ci sono state sorprese. DiBenedetto è sbarcato verso le 7.30 a Fiumicino da Boston. Dopo aver fatto un salto in un albergo esclusivissimo di via Veneto, mister Tom è stato accompagnato verso le 13 nello studio Grimaldi. Per lui, come pure per Unicredit, nei giorni (e nelle notti) precedenti avevano lavorato legali e fiscalisti. Qualcuno è noto: l’avvocato Mauro Baldissoni, autentico deus ex machina dell’operazione. Qualcun altro - prendete l’avvocato dello studio Tonucci Gianluca Cambareri o il suo collega dello studio Bingham, Andrew White - è rimasto nell’ombra. A metà tra la Storia e la semplice curiosità, un altro protagonista di questa data magica è stato il notaio davanti al quale sono state messe le firme. Si chiama Luca Amato ed è «un romanista fracico». Così è stato dipinto ieri. Depositata dagli americani l’ultima tranche del pagamento da 34 milioni, e firmati i contratti, Mark Pannes, uno dei manager della cordata, ha telefonato a Pallotta per annunciargli il deal. L’affare fatto. James, "Jimmy" per gli amici, è stato felicissimo. È una felicità autentica. È serenità, meglio. E lo è per tutti, finalmente. DiBenedetto ha accettato con piacere l’invito dell’avvocato Cappelli per volare insieme nel pomeriggio a Bratislava a bordo del Falcon 50 di Unicredit. La crisi prematrimoniale sembra definitivamente alle spalle, la trattativa è finita, l’As Roma è americana. «I have a dream», cantano i romanisti.