(Il Romanista - S.Romita) - Undici piccoli capolavori ancora da compiere lo separano dal nuovo record che i romanisti attendono, e che metteranno sotto il prossimo albero di Natale del 2011.
rassegna stampa roma
Cinque mesi per una meta da Re
(Il Romanista – S.Romita) – Undici piccoli capolavori ancora da compiere lo separano dal nuovo record che i romanisti attendono, e che metteranno sotto il prossimo albero di Natale del 2011.
Come i regali più belli mai ricevuti. Si parla di gol. Si parla di Francesco Totti. Per abbattere un altro mito calcistico, Roberto Baggio, forse il più grande di tutti i tempi a par suo, il Capitano dovrà superare se stesso. E’ un’impresa molto difficile, se non impossibile, con poco più di un girone di ritorno e la parsimonia con cui viene messo in campo. Ma Francesco può farcela. Chi se non lui può toccare il miracolo? Nessuno. Come abbiamo già scritto in passato, e cioè nel 2010, non sappiamo bene in realtà che cosa augurarci veramente. L’incertezza tra il volere fortissimamente per Totti l’archiviazione del nuovo record si scontra con il timore che una volta raggiuntolo il nostro Re possa, e voglia, abdicare. Pago oramai dell’incredibile numero di soddisfazioni sportive raggiunte e, tutto sommato, stanco di allenamenti, trasferte, e sacrifici a cui un campione deve attenersi. Quando lo fai da una vita, arriva il momento che il tran tran, sia pur più bello del mondo, ti pesi troppo. E che rispetto alla famiglia, ai figli, alla totale libertà di firmare altri contratti milionari e pubblicitari, possa prendere il secondo posto. Speriamo che non sia così. Speriamo che Totti segni quattro triplette nelle prossime quattro partite di Campionato così da toglierci dai piedi questo problema del Grande Codino. E che dichiari pubblicamente che andrà avanti per raggiungere che so, Piola, Meazza, l’inventore del pallone di cuoio o quant’altro. Ma se così non fosse riuscirebbe Totti a resistere ancora per il Campionato 2011/12 alla ricerca del traguardo? O si arrenderebbe stufo delle polemiche continue, dei calci da dietro, degli arbitri, dei commentatori, dei giornalisti e di dover sempre e ancora dimostrare qualche cosa? E che cosa dovrebbe poi mai dimostrare ancora il più grande calciatore italiano dell’era moderna e probabilmente anche antica? Quale virtù? Quale capacità tecnica, agonistica, umana è rimasta da mostrare al più romano dei romani? Non lo capiamo proprio. Come non lo capisce lui. Siamo dunque in perfetta sintonia. E’ per questo motivo che auguriamo a Totti, con uno speciale fotografico, un 2011 dei miracoli. Tanti, al di là e al di sopra di undici miserabili gol da realizzare.
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