rassegna stampa roma

Cessione Roma: americani arabi e Angelucci al lavoro

(Corriere dello Sport/Ansa) – Si preannuncia un te­sta a testa tra la famiglia Angelucci, gli americani di Mr. Gap e il fondo arabo Aabar per la conquista dell’As Roma.

Redazione

(Corriere dello Sport/Ansa) - Si preannuncia un te­sta a testa tra la famiglia Angelucci, gli americani di Mr. Gap e il fondo arabo Aabar per la conquista dell'As Roma.

A meno dieci giorni dal termine per la presentazione delle offerte vincolanti quel che emerge in ambienti ben infor­mati sulla trattativa è che tra i poten­ziali acquirenti la partita è tutta da gio­care. Nessun favorito, insomma. Uni-Credit e famiglia Sensi sono certamen­te interessate a massimizzare il più possibile la vendita del club gialloros­so, ma è vero anche che puntano a tro­vare un compratore che investa seria­mente sulla società, come indicato in questi giorni dal successore di Alessan­dro Profumo al vertice di Piazza Cor­dusio, Federico Ghizzoni. Il prezzo per rilevare Newco Roma, il veicolo che controlla il 67% della società di Trigo­ria, è stato individuato a suo tempo in­torno ai 150 milioni. A questa somma però bisognerà aggiungere altri capita­li necessari a mantenere l'As Roma ad alti standard nel mondo calcio interna­zionale. Intanto, Compagnia Italpetroli, con un comunicato d'aggiornamento sul processo di vendita curato da Ro­thschild, ha precisato che al momento« ci sono contatti con un numero limita­to di potenziali acquirenti ai quali è stato dato accesso ad informazioni di maggiore dettaglio per la predisposi­zione di offerte vincolanti ». E conside­rati gli« impegni di confidenzialità as­sunti e dell'esigenza della riservatezza per il miglior esito dell'attività di di­smissione, Compagnia Italpetroli non intende, allo stato, fornire maggiori in­formazioni circa i partecipanti al pro­cesso di cessione o il contenuto delle offerte da essi formulate ». Tuttavia, i nomi che circolano continuano ad es­sere sempre gli stessi: John J. Fisher, patron dei marchi Gap e Banana Repu­blic e il fondo di Abu Dahbi, Aabar, già azionista di UniCredit. A questi si ag­giunge infine quello della famiglia An­gelucci che ha già apertamente manife­stato l'interesse per rilevare il club giallorosso.