rassegna stampa roma

Cessione della società tutto pronto per le firme

(Il Messaggero – S.Carina) E’ l’annuncio che il consorzio Usa attendeva: «Il board ha approvato tutto il necessario per procedere alla firma dei contratti.

Redazione

(Il Messaggero - S.Carina) E’ l’annuncio che il consorzio Usa attendeva: «Il board ha approvato tutto il necessario per procedere alla firma dei contratti.

Tutte le formalità interne sono state completate». Le parole sono dell’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, che a conclusione del cda dell’istituto bancario ha certificato il via libera per il closing della trattativa per la cessione della Roma.

Nella riunione di ieri non ci sono stati colpi di scena, essendo stato ratificato il vender loan, che non è altro che la concessione di un prestito del venditore di 10 milioni da parte dell’attuale controllante Roma 2000 a beneficio del club e di un finanziamento di 30 milioni da parte di Unicredit sempre a favore della società per la prima ricapitalizzazione (35 milioni) prevista.

Due nodi cruciali che avevano fatto sorgere nei giorni scorsi anche qualche dubbio su un possibile slittamento del passaggio di consegne che invece dovrebbe essere rispettato: «Rimane il 4 luglio - ha precisato Ghizzoni - un rinvio eventuale potrebbe essere solo di pochi giorni». Problema che la controparte americana non si è mai posto. Domenica, quando le voci di un possibile ritardo si facevano sempre più insistenti in città, l’entourage di DiBenedetto era rimasto stupito dell’enfasi che si stava dando al presunto slittamento del closing, ritenendolo una non-notizia visto che eccezion fatta per la data del 31 di luglio (termine ultimo, oltre il quale «ciascuna parte sarà libera di risolvere il contratto», si legge nei Patti Parasociali) non esisteva un altro appuntamento in agenda. «Questo non può esserci – veniva spiegato ufficiosamente - poiché per il closing debbono ancora essere inviati documenti fondamentali».

Ossia, quelli approvati ieri che attestano il vendor loan da 10 milioni di euro e il finanziamento di 30 milioni che sarà necessario per il primo aumento di capitale. Nelle prossime ore queste carte saranno in possesso di DiBenedetto e inizierà l’ultima negoziazione che riguarderà il tasso d’interesse d’applicare ai finanziamenti (tema in parte già affrontato negli Usa). Una volta raggiunto l’accordo, si procederà alla firma. Che sia il 4 luglio o dopo, a questo punto poco importa.

Anche perché l’eventuale rinvio «sarebbe dettato da un tema tecnico-logistico legato alla festività dell’Indipendenza. Abbiamo di fatto passato l’onere della gestione tecnica a uno staff fortemente voluto dai nostri partner», ha precisato il direttore operativo, Paolo Fiorentino, che ha anche confermato l’arrivo del direttore finanziario Claudio Fenucci.