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Cerezo: «Lucas e Casemiro sono perfetti per l'Italia»

(Gazzetta dello Sport – A.Gozzini) – Tra i banchi di scuola c’è anche Toninho, che dell’Italia conosce benissimo Roma e Genova.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - A.Gozzini) - Tra i banchi di scuola c'è anche Toninho, che dell'Italia conosce benissimo Roma e Genova.

Conosce bene anche il mestiere dell'allenatore, professione che finora ha esercitato in posti diversi e lontani: Brasile, Giappone, Emirati Arabi. Ora, Antonio Carlos Cerezo vuole unire le due cose: frequenta le lezioni del corso Master per l'abilitazione ad allenatori di prima categoria, in poche parole è il pass per sedersi su una panchina di A. Toninho ha anche un'altra storia da raccontare, una storia di uomo e di padre. «Vi dico subito che il vostro campionato non è peggiorato. Solo che siete troppo esigenti, qui il secondo posto non esiste. Anche il nostro è un torneo in crescita. Girano soldi dalle tv e dagli sponsor: gli ingaggi sono diventati altissimi, eppure, se chiedete ai giocatori di talento dove sognano di andare, vi risponderanno con Inter, Milan, Roma».

Dicono così anche Lucas e Casemiro? «Lucas è un giocatore fortissimo, sarebbe perfetto per l'Inter. Ha tecnica, velocità, sa calciare alla grande. E poi tutti i giocatori cresciuti nel San Paolo si adattano al campionato italiano: hanno maestri che formano calciatori e uomini, vengono abituati alle pressioni. Hernanes è l'ultima dimostrazione. Anche Casemiro è un grande giocatore, e vale lo stesso discorso». Rhodolfo: altro talento del San Paolo, nel mirino Juve. Lo consiglia? «Sarò sincero, non lo conosco. Ma la regola vale anche per i difensori: guardate da dove arrivava Dias della Lazio, un altro che sta facendo molto bene». Magari non come Thiago Silva. «E' al top della carriera, complimenti. Mi dispiace per Pato, invece. E' pura velocità, ma gli infortuni continui lo condizionano. E fatemi dire due cose su Julio Cesar: ha fatto tantissimo, qualche errore è normale: chi lo critica sbaglia».

Le sue squadre in Italia sono state Roma e Sampdoria. Le segue ancora? «Certo. Conoscevo Luis Enrique da giocatore, non da allenatore. Ha una squadra giovane che gioca sempre per vincere. Può puntare allo scudetto. E mi dispiace tantissimo trovare la Samp in B, andrò presto a vederla allo stadio. La mia famiglia è sempre a Genova». Toninho, lei è il padre di Lea T, modella transessuale divenuta famosa per essere stata scelta come volto di una nota casa di moda. «Se lei è felice, lo sono anch'io. L'importante è essere persone oneste, dentro casa ognuno è quello che vuole essere. I miei genitori lavoravano tra teatro e tv, sono cresciuto con una grande apertura mentale. Certe cose non mi spaventano. E poi c'è il tempo, che in questo caso è il vero grande alleato di un papà. Il vero problema è di chi non accetta queste cose. E poi Lea è bellissima».