rassegna stampa roma

C'è la Roma: che euforia a Termini. Rosi: “Sto bene e credo di farcela”

(Corriere dello Sport) Quaranta minuti di attesa in pullman fuori dalla stazione Termini. Anche la Roma ha pagato dazio ai ritar­di che praticamente tutti i treni in tran­sito nella Capitale hanno fatto registra­re ieri pomeriggio.

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(Corriere dello Sport) Quaranta minuti di attesa in pullman fuori dalla stazione Termini. Anche la Roma ha pagato dazio ai ritar­di che praticamente tutti i treni in tran­sito nella Capitale hanno fatto registra­re ieri pomeriggio.

Gli unici felici, i tan­ti tifosi e curiosi accorsi: hanno avuto la possibilità di osservare a lungo i loro be­niamini. Bruno Conti ha tenuto impe­gnati alcuni vigili e poliziotti in servizio con le solite risate, foto di rito e autogra­fi firmati addirittura sul blocchetto del­le multe.

PARTENZA - Poi, alle 16,35 è arrivato l’ok. La comitiva giallorossa ha attreversato il tunnel per entrare in stazione e prendere posto sulla prima carrozza del Freccia Rossa diretto a Milano, binario uno. Pochi metri accompagnati da tan­ti flash e dall’affetto dei presenti. «Por­tateci la Coppa» ha urlato un tifoso a Montella; il tecnico, ridendo, ha risposto giustamente: «Ma guarda che andiamo a giocare la semifinale...» . Bocche cuci­te, quasi del tutto. Menez e Vucinic, ultimamente non in ottimi rapporti con il pubblico romanista, sono stati accom­pagnati da frasi di incitamento: l’attac­cante montenegrino ha dato la mano a un tifoso che lo stava caricando.

INDICAZIONE - Della partita non si è det­to nulla chiaramente, ma un’indicazio­ne è comunque arrivata. Aleandro Rosi ha rassicurato i presenti sulle sue con­dizioni, registrate come non ottime ne­gli ultimi giorni: «Tutto sommato sto be­ne, credo di farcela per domani (oggi, ndr)». Borriello, che stasera sarà titola­re vista l’assenza per squalifica di Tot­ti, ha risposto stranamente (forse cre­deva di fare una battuta) alla nostra do­manda se la Roma stesse partendo cre­dendo alla qualificazione. «Marco, ci credete?» . Un attimo di silenzio, come a far capire che di non voler parlare, poi: «Ci crediamo? A Gesù? Io ci credo, sono credente...» .