(Il Romanista - G.Dell'Artri) «Cercheremo di vincerle tutte». Per andare in Champions non ci sono segreti, ingredienti particolari, alchimie misteriose.
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Cassetti: «Cercheremo di vincerle tutte»
(Il Romanista – G.Dell’Artri) «Cercheremo di vincerle tutte». Per andare in Champions non ci sono segreti, ingredienti particolari, alchimie misteriose.
Semplicemente, spiega Marco Cassetti a Sky Sport, non bisogna più fermarsi. Oddio, in verità non basta nemmeno questo. Il terzino giallorosso lo dice chiaramente, occorrono dei risultati favorevoli alla Roma dagli altri campi: «La favorita per l’ultima piazza per la Champions – avverte Cassetti - è la Lazio. Si trova al quarto posto ed è padrona del suo destino. Ma anche l’Udinese darà filo da torcere. La Roma? Noi ci proveremo comunque, cercheremo di vincerle tutte e speriamo in qualche passo falso delle altre». Certo, se la Roma non avesse compiuto certi passi falsi, se non si fosse fatta rimontare a volte in maniera clamorosa (Genoa-Roma 4-3 su tutte), a quest’ora la squadra starebbe lottando non per la Champions. Ma per lo scudetto. E questo Cassetti lo ammette: «Sì, ne abbiamo parecchi di rimpianti. Nessuno si aspettava una stagione così altalenante. Capitano queste annate maledette, ora pensiamo a finire bene questa stagione». Nell’intervista, il laterale sostiene che la cessione della società non ha pesato in maniera determinante sui risultati:
«Quando sei in campo - spiega - pensi solo a giocare. Magari ha influito inconsciamente durante le settimane, ma non è stato questo il problema della nostra stagione». Per ora, non c’è stato alcun contatto con Sabatini, che sarà il futuro direttore sportivo e con Baldini, che se risolverà in anticipo il contratto che lo lega alla nazionale inglese farà alla Roma il direttore generale. «I nostri punti di riferimento – sottolinea il terzino - sono Pradè, Conti e Montali, i membri della dirigenza che ci sono ora a Trigoria. Sicuramente gli americani saranno una storia nuova. Sono persone che non hanno vissuto in Italia. E, venendo da fuori, potrebbero dare qualcosa in più. Speriamo bene, potrebbe essere una cosa affascinante». E’ un augurio, una speranza. Le certezze sono altre. Una, per esempio, è proprio lui. E’ Marco Cassetti. Gli americani se lo ritroveranno in dote dalla vecchia società. A lui e a Simone Perrotta è stato rinnovato il contratto. La professionalità con cui hanno indossato la maglia della Roma ha contato più dell’età riportata sulla carta d’identità. Se tutti avessero giocato con il suo stesso impegno, probabilmente, adesso a essere padrona del proprio destino non sarebbe certo la Lazio.
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